In pillole
«Se mi chiedete come abbia raggiunto, l’indomani, piazza Politeama, dove si sono tenuti i funerali, non saprei cosa rispondervi. So solo che mi sono ritrovato lì, dove si andava radunando tanta gente, mentre si aspettava il corteo vero e proprio. In mezzo alla folla è emersa zia Ninetta, la moglie di zio Luigi, l’unico dei fratelli maschi rimasto a Palermo. Nessuna traccia nella memoria. Ancora abbracci, parole sussurrate, volti rigati dalle lacrime. Le
autorità sul palco, le bare di Rosario e di mio padre davanti, e i discorsi che si susseguono e la folla che applaude, tranne quando fischia quell’autorità, che non ha sentito la vergogna e ha scelto di non tacere.
Vuoto di memoria»
autorità sul palco, le bare di Rosario e di mio padre davanti, e i discorsi che si susseguono e la folla che applaude, tranne quando fischia quell’autorità, che non ha sentito la vergogna e ha scelto di non tacere.
Vuoto di memoria»