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Libri di Diego Novelli

Com’era bello il mio Pci

di Diego Novelli

editore: Melampo Editore

La vita della sezione e i suoi tipi umani, la diffusione militante dell'Unità, il rito del congresso, i vezzi e la retorica de
4,99

Ritratti

Volti del mio Novecento

di Diego Novelli

editore: Melampo Editore

pagine: 256

Le partite di calcio con Valentino Mazzola, eroe del Torino naufragato a Superga. Gianni Agnelli che un giorno chiede a bruciapelo: "Perché lei è comunista?". Un profilo al vetriolo di Cesare Romiti. La lunga amicizia con Enrico Berlinguer. Gli incontri e gli scontri con i massimi leader della prima e della seconda Repubblica: Andreotti, Cossiga, Craxi, Occhetto, D'Alema. Le conversazioni con i grandi intellettuali, Moravia, Spinelli, Firpo. Aneddoti poco edificanti sull'"infanzia" di futuri famosi, come il giovane Minzolini, inventore di "cronache" parlamentari. Il racconto di Diego Novelli procede per flash che illuminano il Novecento italiano, dall'era fascista ai giorni nostri, dalla visita di Mussolini a Torino - dove l'autore è il bimbo prescelto per porgere un mazzo di fiori al duce - ai retroscena inediti dei tempi del primo governo Berlusconi. Novelli è stato giornalista, sindaco di Torino negli anni di piombo, dirigente del Pci, deputato, editore. Ruoli che gli hanno permesso di trovarsi spesso dietro le quinte della storia d'Italia e di tracciarne un racconto in presa diretta. Una storia narrata attraverso persone a volte straordinarie, come Nicola Grosa, il partigiano che percorre "per 2800 giorni" le montagne del Piemonte per esumare i resti "di tutti i partigiani mal sepolti". Ne ricompone circa duemila, ma alla fine è lui a morirne, per un'infezione. Una metafora crudele della fatica della memoria e dell'importanza di recuperarne ogni frammento.
15,00

Com'era bello il mio PCI

di Diego Novelli

editore: Melampo Editore

pagine: 153

La vita della sezione e i suoi tipi umani, la diffusione militante dell'Unità, il rito del congresso, i vezzi e la retorica del dibattito politico. Una nostalgia ragionata del Partito comunista italiano e lo spietato contrappunto con la sinistra di oggi. Attraverso storie, personaggi, aneddoti divertenti, Novelli smonta le false verità sul partito scomparso nel 1991, ma non chiude gli occhi davanti alle questioni critiche, prima fra tutte il rapporto con l'Unione Sovietica e i paesi del socialismo reale. Se il vecchio Pci aveva le sue spine, sostiene l'autore, la sinistra di oggi ne ha perso le buone tradizioni senza rimpiazzarle. Così le appassionate discussioni all'interno delle sezioni sono state sostituite da "un'oligarchia" che vive soltanto nei dibattiti "di Ballarò" e per conoscere l'opinione dei militanti "deve rivolgersi ai call center". Una trasformazione narrata anche attraverso impietosi giudizi sui vecchi compagni, come Giuliano Ferrara, Walter Veltroni, Nilde Jotti, Emanuele Macaluso e tanti altri.
10,00

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