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Com'era bello il mio PCI

Com'era bello il mio PCI
Titolo Com'era bello il mio PCI
Autore
Illustratore
Argomento Italia e politica
Collana Le storie
Editore Melampo Editore
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 153
Pubblicazione 2006
ISBN 9788889533147
 
10,00
 
Disponibilità immediata

Disponibile anche nel formato

in pillole

"È il Partito che lo chiede, è il Partito che lo esige. Il Partito veniva inteso e vissuto come una sorta di entità metafisica, nei confronti della quale c'era una condizione di reverente, tacita sudditanza. Non era mai il segretario o il dirigente che ti chiedeva di svolgere certi compiti o di assumere determinate responsabilità. Era il Partito che lo chiedeva ed era diffcile dire di no"
La vita della sezione e i suoi tipi umani, la diffusione militante dell'Unità, il rito del congresso, i vezzi e la retorica del dibattito politico. Una nostalgia ragionata del Partito comunista italiano e lo spietato contrappunto con la sinistra di oggi. Attraverso storie, personaggi, aneddoti divertenti, Novelli smonta le false verità sul partito scomparso nel 1991, ma non chiude gli occhi davanti alle questioni critiche, prima fra tutte il rapporto con l'Unione Sovietica e i paesi del socialismo reale. Se il vecchio Pci aveva le sue spine, sostiene l'autore, la sinistra di oggi ne ha perso le buone tradizioni senza rimpiazzarle. Così le appassionate discussioni all'interno delle sezioni sono state sostituite da "un'oligarchia" che vive soltanto nei dibattiti "di Ballarò" e per conoscere l'opinione dei militanti "deve rivolgersi ai call center". Una trasformazione narrata anche attraverso impietosi giudizi sui vecchi compagni, come Giuliano Ferrara, Walter Veltroni, Nilde Jotti, Emanuele Macaluso e tanti altri.
 

Biografia dell'autore

Diego Novelli

Diego Novelli
Diego Novelli, politico, giornalista e scrittore, è entrato giovanissimo all'Unitàed è stato responsabile della redazione piemontese dal 1961 al 1975. Ha fondato e diretto la rivista Nuova Società ed è stato tra i promotori del settimanale Avvenimenti.
Sindaco di Torino dal 1975 al 1985; presidente della Federazione mondiale delle città unite dal 1979 al 1983; eletto nel 1984 al Parlamento europeo e dal 1987 al 2001 alla Camera dei deputati, fa ora parte del comitato scientifico della rivista Narcomafie, edita dal Gruppo Abele.
Ha collaborato con Ettore Scola alla sceneggiatura del film Trevico-Torino e del documentario Vorrei che volo. Autore di numerosi libri, con Melampo editore ha già pubblicato Com'era bello il mio Pci (2006).
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