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C'erano bei cani ma molto seri

C'erano bei cani ma molto seri
Titolo C'erano bei cani ma molto seri
Sottotitolo Storia di mio fratello Giovanni ucciso per aver scritto troppo
Autore
Argomento Criminalità organizzata
Collana Le storie
Editore Melampo Editore
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 288
Pubblicazione 2014
ISBN 9788898231270
 
15,00
 
Disponibilità immediata

Disponibile anche nel formato

In pillole

«Capii solo allora che non era arbitrario chiamare mafia quel miscuglio di insabbiamenti, depistaggi, contrabbando, traffici illeciti, trame nere, oscuri moventi, sentenze di favore»
"C'erano bei cani, ma molto seri. Un giorno legarono un cane in cortile, e stette lì forse per due giorni. Il cane ululava, si lamentava, era straziante. Ci dissero di non avvicinarci, aveva la rabbia. Poi lo abbatterono a fucilate..." Nel 1971 il giornalista Giovanni Spampinato rievocò quell'episodio della sua infanzia. Si trattò di un inconsapevole presagio: un anno dopo fu ucciso a colpi di pistola a Ragusa. Giovanni indagava su un delitto ma non solo: aveva scoperto che la "pista nera" di Piazza Fontana arrivava fin lì, nella città "babba" per antonomasia, senza mafia né criminalità. Sul quotidiano L'Ora aveva scritto: una traccia porta al Palazzo di Giustizia. Tutti sapevano, ma l'unico a rivelarlo era stato lui. Il fratello Alberto, anch'egli giornalista, a distanza di quarant'anni continua a cercare la verità sull'omicidio e sui mandanti e oggi dà voce ai tanti cronisti zittiti allo stesso modo. E nel raccontare la sua famiglia e una terra tormentata, la Sicilia, ricostruisce anche la recente storia sociale e culturale del nostro Paese, trasformando così un dramma privato in una metafora sull'informazione e sul significato della memoria. Una vicenda che appartiene a noi tutti.
 

Biografia dell'autore

Alberto Spampinato

Alberto Spampinato
Alberto Spampinato, giornalista, è il fondatore e il direttore di Ossigeno per l’informazione Onlus, l’osservatorio della sui cronisti italiani minacciati e sulle notizie oscurate con la violenza. Ha iniziato la professione giornalistica nel 1973 al quotidiano L'Ora di Palermo. Fino al 2011 è stato il quirinalista dell’Ansa. Dal 2007 è consigliere della Fnsi. È nato a Ragusa e vive a Roma.

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