Libri di Gian Carlo Caselli
Le due guerre
Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
pagine: 224
Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio all'arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita.
editore: Melampo Editore
pagine: 224
Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio all'arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita.
Le due guerre
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato
editore: Melampo Editore
Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato
Assalto alla giustizia
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo
editore: Melampo Editore
Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo
Assalto alla giustizia
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
pagine: 160
Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo. Folto è il catalogo degli epiteti scagliati sui magistrati più rigorosi: golpisti, malati di mente, eversivi, cancro da estirpare. Fino ai manifesti elettorali che intimavano "fuori le Br dalle procure". Ma più grave è stato l'impegno del parlamento nel difendere interessi particolari attraverso iniziative vestite da riforme "epocali" della giustizia: il processo prima "breve" e poi "lungo", la "prescrizione breve", la separazione delle carriere. Obiettivo: ridurre l'indipendenza della magistratura, consegnare al potere politico il controllo delle indagini. Un "sabotaggio istituzionale" che Caselli documenta con passione in queste pagine. Avvertendo che il problema della legalità in Italia non è nato con Berlusconi e non si esaurisce con la sua vicenda politica. Lo spiega con la consapevolezza di chi di volta in volta si è sentito accusare di essere il "servo sciocco di Dalla Chiesa" contro il terrorismo, "comunista" e "toga rossa" contro la mafia, o addirittura "mafioso" contro le bombe carta delle frange estremiste in Val di Susa. Perché in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente. Eppure, ci ricorda l'autore, la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia. E spetta agli uomini liberi difenderla.
editore: Melampo Editore
pagine: 160
Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo. Folto è il catalogo degli epiteti scagliati sui magistrati più rigorosi: golpisti, malati di mente, eversivi, cancro da estirpare. Fino ai manifesti elettorali che intimavano "fuori le Br dalle procure". Ma più grave è stato l'impegno del parlamento nel difendere interessi particolari attraverso iniziative vestite da riforme "epocali" della giustizia: il processo prima "breve" e poi "lungo", la "prescrizione breve", la separazione delle carriere. Obiettivo: ridurre l'indipendenza della magistratura, consegnare al potere politico il controllo delle indagini. Un "sabotaggio istituzionale" che Caselli documenta con passione in queste pagine. Avvertendo che il problema della legalità in Italia non è nato con Berlusconi e non si esaurisce con la sua vicenda politica. Lo spiega con la consapevolezza di chi di volta in volta si è sentito accusare di essere il "servo sciocco di Dalla Chiesa" contro il terrorismo, "comunista" e "toga rossa" contro la mafia, o addirittura "mafioso" contro le bombe carta delle frange estremiste in Val di Susa. Perché in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente. Eppure, ci ricorda l'autore, la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia. E spetta agli uomini liberi difenderla.
Le due guerre
Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
pagine: 211
Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato
editore: Melampo Editore
pagine: 211
Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato
Un magistrato fuori legge
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
pagine: 113
Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia
editore: Melampo Editore
pagine: 113
Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia