Melampo Editore: Le storie
Cent'anni da interisti
Le quattro generazioni di una famiglia nerazzurra
di Mauro Colombo editore: Melampo Editore
pagine: 198
Dallo stadio con le tribune in legno di via Goldoni alla leggendaria Arena, fino a San Siro a uno, due e poi tre anelli. È la poesia di un secolo di calcio nerazzurro. Figlio di padre interista, a sua volta figlio e fratello di interisti, e di madre interista, figlia e sorella di interisti, e ovviamente interista pure lui. Mauro Colombo racconta i cento anni dell'lnter attraverso la storia della sua famiglia. La lunga e pazza vicenda nerazzurra si intreccia con quella di quattro generazioni di tifosi, tra paesaggi agresti, cotonifici brianzoli e grattacieli metropolitani, tra affetti che si moltiplicano e si radunano in case dove continuano a comandare la buona educazione e il rispetto del più anziano. La famiglia Colombo (cognome lombardo per antonomasia) diventa così l'originale punto di osservazione per rivedere le gioie, i trionfi e te delusioni del grande popolo dei "bauscia" lungo tutto il Novecento. Le immagini di campioni (e brocchi) indimenticabili corrono accanto a quelle di nonni, genitori, zii, cugini e nipotini componendo un affresco inedito e quasi fiabesco di vita collettiva.
editore: Melampo Editore
pagine: 198
Dallo stadio con le tribune in legno di via Goldoni alla leggendaria Arena, fino a San Siro a uno, due e poi tre anelli. È la poesia di un secolo di calcio nerazzurro. Figlio di padre interista, a sua volta figlio e fratello di interisti, e di madre interista, figlia e sorella di interisti, e ovviamente interista pure lui. Mauro Colombo racconta i cento anni dell'lnter attraverso la storia della sua famiglia. La lunga e pazza vicenda nerazzurra si intreccia con quella di quattro generazioni di tifosi, tra paesaggi agresti, cotonifici brianzoli e grattacieli metropolitani, tra affetti che si moltiplicano e si radunano in case dove continuano a comandare la buona educazione e il rispetto del più anziano. La famiglia Colombo (cognome lombardo per antonomasia) diventa così l'originale punto di osservazione per rivedere le gioie, i trionfi e te delusioni del grande popolo dei "bauscia" lungo tutto il Novecento. Le immagini di campioni (e brocchi) indimenticabili corrono accanto a quelle di nonni, genitori, zii, cugini e nipotini componendo un affresco inedito e quasi fiabesco di vita collettiva.
I boss di Chinatown
La mafia cinese in Italia
di Giampiero Rossi, Simone Spina editore: Melampo Editore
pagine: 208
Ci sono le bande di adolescenti con i capelli colorati o le cinture rosse che si contendono i quartieri a colpi di coltello e di machete. Ci sono reti di trafficanti di uomini che, tra la Cina e l'Italia, lucrano sui viaggi dei clandestini, si rubano i "clienti", ricattano i familiari e cedono quote di business ad altri connazionali magari a loro volta immigrati da poco. Poi c'è la banca fantasma, il mercato parallelo dei farmaci, la clinica abusiva, la casa di appuntamenti e l'import-export fuori da ogni regola. Ma ci sono anche clan organizzati, con boss di rango che vedono aumentare di settimana in settimana il proprio potere e le loro ricchezze, stringono alleanze d'affari con le mafie italiane e cercano amicizie politiche. Ci sono anche i primi pentiti, che vivono nel terrore di ricevere un mazzo di gladioli rossi, minaccia di morte secondo un codice malavitoso che nasce nella notte dei tempi. Nel silenzio mediatico la mafia cinese sta gettando le sue basi anche nel nostro paese. Ecco, in un reportage che unisce il rigore della documentazione alla brillantezza dello stile, la prima inchiesta sistematica sul quel che accade tutti i giorni nel lato più nascosto delle Chinatown italiane.
editore: Melampo Editore
pagine: 208
Ci sono le bande di adolescenti con i capelli colorati o le cinture rosse che si contendono i quartieri a colpi di coltello e di machete. Ci sono reti di trafficanti di uomini che, tra la Cina e l'Italia, lucrano sui viaggi dei clandestini, si rubano i "clienti", ricattano i familiari e cedono quote di business ad altri connazionali magari a loro volta immigrati da poco. Poi c'è la banca fantasma, il mercato parallelo dei farmaci, la clinica abusiva, la casa di appuntamenti e l'import-export fuori da ogni regola. Ma ci sono anche clan organizzati, con boss di rango che vedono aumentare di settimana in settimana il proprio potere e le loro ricchezze, stringono alleanze d'affari con le mafie italiane e cercano amicizie politiche. Ci sono anche i primi pentiti, che vivono nel terrore di ricevere un mazzo di gladioli rossi, minaccia di morte secondo un codice malavitoso che nasce nella notte dei tempi. Nel silenzio mediatico la mafia cinese sta gettando le sue basi anche nel nostro paese. Ecco, in un reportage che unisce il rigore della documentazione alla brillantezza dello stile, la prima inchiesta sistematica sul quel che accade tutti i giorni nel lato più nascosto delle Chinatown italiane.
Nessuno è incolpevole
Scritti politici e civili
di Giorgio Strehler editore: Melampo Editore
pagine: 245
Le riflessioni di queste pagine abbracciano più di 60 anni di storia e narrano di un Maestro del palcoscenico che si interroga sui rapporti fra l'uomo e la politica, l'artista e la società civile. La denuncia di molti degli scritti che qui vengono proposti riguarda il progressivo imbarbarimento della politica italiana e le responsabilità di chi ha diretto le istituzioni del paese. È la rivolta addolorata di chi sente messo da parte qualunque progetto di cultura; di chi ribadisce, nei modi e tempi propri dell'artista, anno dopo anno, di crisi in crisi, di stagione in stagione, che senza le fondamenta - costruite solo grazie alla cultura - nessuna società potrà mai dirsi civile. La barbarie è fra noi e Giorgio Strehler lo ha ricordato fino all'ultimo.
editore: Melampo Editore
pagine: 245
Le riflessioni di queste pagine abbracciano più di 60 anni di storia e narrano di un Maestro del palcoscenico che si interroga sui rapporti fra l'uomo e la politica, l'artista e la società civile. La denuncia di molti degli scritti che qui vengono proposti riguarda il progressivo imbarbarimento della politica italiana e le responsabilità di chi ha diretto le istituzioni del paese. È la rivolta addolorata di chi sente messo da parte qualunque progetto di cultura; di chi ribadisce, nei modi e tempi propri dell'artista, anno dopo anno, di crisi in crisi, di stagione in stagione, che senza le fondamenta - costruite solo grazie alla cultura - nessuna società potrà mai dirsi civile. La barbarie è fra noi e Giorgio Strehler lo ha ricordato fino all'ultimo.
Dei diritti e delle pene
Carcere e società: due secoli di un dibattito che ha attraversato la storia delle democrazie
di Vito Bavaro editore: Melampo Editore
pagine: 507
L'autore di questo libro è stato una originale figura di intellettuale nell'Italia del Novecento. Laureato in diritto e filosofia, fu magistrato impegnato su più fronti, dalla Procura di Milano, dove ottenne incarichi di prestigio, alla direzione delle carceri di Lodi. Svolse una intensa attività di studi e di confronto scientifico e culturale, battendosi in particolare per l'abolizione della pena di morte e per l'umanizzazione del carcere. Questa sua opera, uscita nel 1956, è in assoluto uno dei contributi più ricchi dati alla conoscenza del grande dibattito giuridico sulla pena, sulla riabilitazione del reo e sul rapporto tra carcere e società. Spaziando da Beccarla alle principali scuole di pensiero del secondo dopoguerra fino al Congresso di Ginevra delle Nazioni Unite, essa offre un quadro ampio, approfondito e sistematico di un tema che, per la sua crucialità, ha accompagnato la crescita civile delle democrazie occidentali. Si tratta di un'opera che per molte ragioni (sintetizzate da Giorgio Galli nella sua Prefazione) mostra tuttora una vitalità e un'attualità singolari, in grado di farne, agli occhi del lettore di oggi, un classico della materia.
editore: Melampo Editore
pagine: 507
L'autore di questo libro è stato una originale figura di intellettuale nell'Italia del Novecento. Laureato in diritto e filosofia, fu magistrato impegnato su più fronti, dalla Procura di Milano, dove ottenne incarichi di prestigio, alla direzione delle carceri di Lodi. Svolse una intensa attività di studi e di confronto scientifico e culturale, battendosi in particolare per l'abolizione della pena di morte e per l'umanizzazione del carcere. Questa sua opera, uscita nel 1956, è in assoluto uno dei contributi più ricchi dati alla conoscenza del grande dibattito giuridico sulla pena, sulla riabilitazione del reo e sul rapporto tra carcere e società. Spaziando da Beccarla alle principali scuole di pensiero del secondo dopoguerra fino al Congresso di Ginevra delle Nazioni Unite, essa offre un quadro ampio, approfondito e sistematico di un tema che, per la sua crucialità, ha accompagnato la crescita civile delle democrazie occidentali. Si tratta di un'opera che per molte ragioni (sintetizzate da Giorgio Galli nella sua Prefazione) mostra tuttora una vitalità e un'attualità singolari, in grado di farne, agli occhi del lettore di oggi, un classico della materia.
Ho abbracciato il dugongo
Il mondo visto da vicino
di Lella Costa, Maurizio Carrara editore: Melampo Editore
pagine: 125
Cesvi - che significa cooperazione e sviluppo - è un'organizzazione umanitaria indipendente, fondata in Italia nel 1985
editore: Melampo Editore
pagine: 125
Cesvi - che significa cooperazione e sviluppo - è un'organizzazione umanitaria indipendente, fondata in Italia nel 1985
Com'era bello il mio PCI
di Diego Novelli editore: Melampo Editore
pagine: 153
La vita della sezione e i suoi tipi umani, la diffusione militante dell'Unità, il rito del congresso, i vezzi e la retorica del dibattito politico. Una nostalgia ragionata del Partito comunista italiano e lo spietato contrappunto con la sinistra di oggi. Attraverso storie, personaggi, aneddoti divertenti, Novelli smonta le false verità sul partito scomparso nel 1991, ma non chiude gli occhi davanti alle questioni critiche, prima fra tutte il rapporto con l'Unione Sovietica e i paesi del socialismo reale. Se il vecchio Pci aveva le sue spine, sostiene l'autore, la sinistra di oggi ne ha perso le buone tradizioni senza rimpiazzarle. Così le appassionate discussioni all'interno delle sezioni sono state sostituite da "un'oligarchia" che vive soltanto nei dibattiti "di Ballarò" e per conoscere l'opinione dei militanti "deve rivolgersi ai call center". Una trasformazione narrata anche attraverso impietosi giudizi sui vecchi compagni, come Giuliano Ferrara, Walter Veltroni, Nilde Jotti, Emanuele Macaluso e tanti altri.
editore: Melampo Editore
pagine: 153
La vita della sezione e i suoi tipi umani, la diffusione militante dell'Unità, il rito del congresso, i vezzi e la retorica del dibattito politico. Una nostalgia ragionata del Partito comunista italiano e lo spietato contrappunto con la sinistra di oggi. Attraverso storie, personaggi, aneddoti divertenti, Novelli smonta le false verità sul partito scomparso nel 1991, ma non chiude gli occhi davanti alle questioni critiche, prima fra tutte il rapporto con l'Unione Sovietica e i paesi del socialismo reale. Se il vecchio Pci aveva le sue spine, sostiene l'autore, la sinistra di oggi ne ha perso le buone tradizioni senza rimpiazzarle. Così le appassionate discussioni all'interno delle sezioni sono state sostituite da "un'oligarchia" che vive soltanto nei dibattiti "di Ballarò" e per conoscere l'opinione dei militanti "deve rivolgersi ai call center". Una trasformazione narrata anche attraverso impietosi giudizi sui vecchi compagni, come Giuliano Ferrara, Walter Veltroni, Nilde Jotti, Emanuele Macaluso e tanti altri.
Sistema Juventus
Chi ha ucciso il gioco più bello del mondo
di Pier Michele Girola, Gian Luca Mazzini, Alberto Picci editore: Melampo Editore
pagine: 171
Nel 1994 la famiglia Agnelli scelse Antonio Giraudo e Luciano Moggi per guidare la Juventus. Il risultato sono stati sette scudetti e una Coppa dei Campioni. Poi, nella primavera del 2006, lo scandalo delle intercettazioni telefoniche ha aperto uno squarcio sui metodi usati per ottenere tutte queste vittorie. Tifosi, giornalisti, uomini politici si sono divisi in tre gruppi: quelli del "tutti facevano così"; quelli che "Giraudo e Moggi hanno tradito la fiducia della società" e infine quelli convinti che Giraudo e Moggi siano stati due spietati esecutori di un mandato. La convinzione degli autori è che sia a poco a poco nato un "sistema Juventus" di cui la stessa proprietà era ben consapevole e che ha avallato almeno fino al 2004. Con conseguenze devastanti non solo nel mondo del calcio. Dove sono finiti i Cecchi Gori, i Cragnotti, i Tanzi, i Gazzoni Frascara, colpevoli di aver cercato di spezzare il monopolio juventino? Ed è giusto che a colpi di arbitraggi e giochi economici al rialzo, Sensi sia stato domato e che la stessa fine abbiano fatto i fratelli Della Valle? Sono stati tutti vittime del "sistema Juventus"? Un "sistema" reale o solo una montatura, come sostengono Giraudo e Moggi? O una "bolla di sapone", secondo la nota battuta di Berlusconi?
editore: Melampo Editore
pagine: 171
Nel 1994 la famiglia Agnelli scelse Antonio Giraudo e Luciano Moggi per guidare la Juventus. Il risultato sono stati sette scudetti e una Coppa dei Campioni. Poi, nella primavera del 2006, lo scandalo delle intercettazioni telefoniche ha aperto uno squarcio sui metodi usati per ottenere tutte queste vittorie. Tifosi, giornalisti, uomini politici si sono divisi in tre gruppi: quelli del "tutti facevano così"; quelli che "Giraudo e Moggi hanno tradito la fiducia della società" e infine quelli convinti che Giraudo e Moggi siano stati due spietati esecutori di un mandato. La convinzione degli autori è che sia a poco a poco nato un "sistema Juventus" di cui la stessa proprietà era ben consapevole e che ha avallato almeno fino al 2004. Con conseguenze devastanti non solo nel mondo del calcio. Dove sono finiti i Cecchi Gori, i Cragnotti, i Tanzi, i Gazzoni Frascara, colpevoli di aver cercato di spezzare il monopolio juventino? Ed è giusto che a colpi di arbitraggi e giochi economici al rialzo, Sensi sia stato domato e che la stessa fine abbiano fatto i fratelli Della Valle? Sono stati tutti vittime del "sistema Juventus"? Un "sistema" reale o solo una montatura, come sostengono Giraudo e Moggi? O una "bolla di sapone", secondo la nota battuta di Berlusconi?
Quattro a tre
Italia-Germania. Storia di una generazione che andò all'attacco e vinse (quella volta)
di Nando dalla Chiesa editore: Melampo Editore
pagine: 153
Una notte di magia. Di cardiopalma e di gioia incontenibile. Nata con una semifinale dei campionati mondiali di calcio a Città del Messico passata alla storia come "la partita del secolo". E continuata fino all'alba. Nelle strade, nelle piazze, nelle spiagge, ovunque fosse possibile festeggiare, abbracciarsi, sventolare un tricolore. L'autore riscrive quella notte indimenticabile, ne "spreme" gli attimi e i protagonisti per ricavarne con originalità narrativa sfondi sociali più ampi. Di quella semifinale, di quella notte, fa il punto disordinato di incontro di passioni, rancori, rivalità, utopie, batticuori, di più generazioni. Ne esce una sorta di romanzo di calcio nel quale e intorno al quale si ricamano infanzie, adolescenze, memorie ricevute e tramandate. Un romanzo festoso, popolato dalle figure di Riva e Rivera, di Burgnich e Boninsegna. Ma popolato, forse ancora di più, dalle tante figure anonime che diedero vita a un'epoca senza la quale il più famoso dei "quattro-a-tre" sarebbe stato un episodio sportivo, un evento del tifo, e mai uno dei più grandiosi fatti di costume e di psicologia collettiva della seconda metà del Novecento italiano. Il libro - ora riproposto da Melampo Editore - è stato pubblicato in prima edizione da Rizzoli nel febbraio 2001 con il titolo "La partita del secolo" (Saggi italiani).
editore: Melampo Editore
pagine: 153
Una notte di magia. Di cardiopalma e di gioia incontenibile. Nata con una semifinale dei campionati mondiali di calcio a Città del Messico passata alla storia come "la partita del secolo". E continuata fino all'alba. Nelle strade, nelle piazze, nelle spiagge, ovunque fosse possibile festeggiare, abbracciarsi, sventolare un tricolore. L'autore riscrive quella notte indimenticabile, ne "spreme" gli attimi e i protagonisti per ricavarne con originalità narrativa sfondi sociali più ampi. Di quella semifinale, di quella notte, fa il punto disordinato di incontro di passioni, rancori, rivalità, utopie, batticuori, di più generazioni. Ne esce una sorta di romanzo di calcio nel quale e intorno al quale si ricamano infanzie, adolescenze, memorie ricevute e tramandate. Un romanzo festoso, popolato dalle figure di Riva e Rivera, di Burgnich e Boninsegna. Ma popolato, forse ancora di più, dalle tante figure anonime che diedero vita a un'epoca senza la quale il più famoso dei "quattro-a-tre" sarebbe stato un episodio sportivo, un evento del tifo, e mai uno dei più grandiosi fatti di costume e di psicologia collettiva della seconda metà del Novecento italiano. Il libro - ora riproposto da Melampo Editore - è stato pubblicato in prima edizione da Rizzoli nel febbraio 2001 con il titolo "La partita del secolo" (Saggi italiani).
Nata il 19 luglio
Lo sguardo dolce dell'antimafia
di Rita Borsellino editore: Melampo Editore
pagine: 115
Due occhi azzurri. Dolci e magnetici. Che diventano negli anni il simbolo di un'altra Sicilia. Che demoliscono con semplicità disarmante lo stereotipo di un'antimafia intollerante e vendicativa.La storia di una donna straordinariamente normale. Che fino al 19 luglio 1992 pensava di volere, potere e dovere essere solo una moglie, una madre, una farmacista. La storia di un'intransigente gentile che si racconta con commovente sincerità, dimostrando come dai sentimenti feriti possa nascere un'idea alta e originale di politica. Una storia che sboccia per contrappasso sul fondale degli anni bui e rimbombanti di stragi della fine del Novecento italiano. E che in nome dei giusti, da anni, ci consegna ogni giorno la stessa parola: speranza.
editore: Melampo Editore
pagine: 115
Due occhi azzurri. Dolci e magnetici. Che diventano negli anni il simbolo di un'altra Sicilia. Che demoliscono con semplicità disarmante lo stereotipo di un'antimafia intollerante e vendicativa.La storia di una donna straordinariamente normale. Che fino al 19 luglio 1992 pensava di volere, potere e dovere essere solo una moglie, una madre, una farmacista. La storia di un'intransigente gentile che si racconta con commovente sincerità, dimostrando come dai sentimenti feriti possa nascere un'idea alta e originale di politica. Una storia che sboccia per contrappasso sul fondale degli anni bui e rimbombanti di stragi della fine del Novecento italiano. E che in nome dei giusti, da anni, ci consegna ogni giorno la stessa parola: speranza.
Un magistrato fuori legge
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
pagine: 113
Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia
editore: Melampo Editore
pagine: 113
Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia
Non lo fo per piacer mio
Storia e costumi dell'industria del porno in Italia
di Bruno Vecchi editore: Melampo Editore
pagine: 130
La pornografia ha molti aspetti, molte facce. Il porno, però, è anche un genere cinematografico, nel quale adulti consenzienti "recitano" davanti alla cinepresa o alla videocamera un atto sessuale non simulato. É assoluta finzione. Una grande illusione che in Italia produce un considerevole giro d'affari e con il tempo ha finito per contaminare altre forme espressive: dal cinema commerciale alla pubblicità, passando per la televisione. Il nuovo business del porno inizia con la caduta del Muro di Berlino, quando molte ragazze dell'Est, nate negli anni Ottanta, si sono precipitate a Ovest per inseguire il sogno di una nuova vita. Il loro arrivo ha cambiato radicalmente le regole del gioco e del mercato. È una storia che merita di esser raccontata senza pregiudizi per scoprire quello che si nasconde dietro un mondo solo superficialmente conosciuto.
editore: Melampo Editore
pagine: 130
La pornografia ha molti aspetti, molte facce. Il porno, però, è anche un genere cinematografico, nel quale adulti consenzienti "recitano" davanti alla cinepresa o alla videocamera un atto sessuale non simulato. É assoluta finzione. Una grande illusione che in Italia produce un considerevole giro d'affari e con il tempo ha finito per contaminare altre forme espressive: dal cinema commerciale alla pubblicità, passando per la televisione. Il nuovo business del porno inizia con la caduta del Muro di Berlino, quando molte ragazze dell'Est, nate negli anni Ottanta, si sono precipitate a Ovest per inseguire il sogno di una nuova vita. Il loro arrivo ha cambiato radicalmente le regole del gioco e del mercato. È una storia che merita di esser raccontata senza pregiudizi per scoprire quello che si nasconde dietro un mondo solo superficialmente conosciuto.
Foto di gruppo da Piazza Fontana
di Mario Consani editore: Melampo Editore
pagine: 187
Sembra la storia di una strage. In realtà quasi vi si ritrova, in controluce, la storia d'Italia degli ultimi quarant'anni. Molti protagonisti e comparse della vicenda giudiziaria e politica di Piazza Fontana non esauriscono infatti il loro ruolo pubblico nei dintorni di quel giorno spartiacque; e nemmeno nel processo infinito che ne è nato, vero grande laboratorio della strategia dell'impunità. Ma passano per quell'evento mentre sono al tramonto, nel mezzo o all'inizio di una carriera che attraversa i decenni repubblicani. Mario Consani insegue tutti, protagonisti e comparse, e li accosta in un formidabile ritratto collettivo che si allunga nella storia. Un mosaico che mette insieme suggestivamente tante umanità. I buoni, i cattivi, gli abitanti della zona grigia. Il passato, il presente e il futuro di quel 1969. Andreotti e Cossiga, Rumor e Restivo, Freda e Ventura, Giannettini e Rauti, Pinelli e Valpreda, Calabresi e Alessandrini, D'Ambrosio e Pecorella. E tanti altri: politici, uomini dei servizi, avvocati, magistrati, giornalisti, poliziotti, vittime.Questo libro vuole scattare loro una virtuale foto di gruppo da Piazza Fontana. Una foto inquieta. E che dilata il senso e il contesto di quella tragedia.
editore: Melampo Editore
pagine: 187
Sembra la storia di una strage. In realtà quasi vi si ritrova, in controluce, la storia d'Italia degli ultimi quarant'anni. Molti protagonisti e comparse della vicenda giudiziaria e politica di Piazza Fontana non esauriscono infatti il loro ruolo pubblico nei dintorni di quel giorno spartiacque; e nemmeno nel processo infinito che ne è nato, vero grande laboratorio della strategia dell'impunità. Ma passano per quell'evento mentre sono al tramonto, nel mezzo o all'inizio di una carriera che attraversa i decenni repubblicani. Mario Consani insegue tutti, protagonisti e comparse, e li accosta in un formidabile ritratto collettivo che si allunga nella storia. Un mosaico che mette insieme suggestivamente tante umanità. I buoni, i cattivi, gli abitanti della zona grigia. Il passato, il presente e il futuro di quel 1969. Andreotti e Cossiga, Rumor e Restivo, Freda e Ventura, Giannettini e Rauti, Pinelli e Valpreda, Calabresi e Alessandrini, D'Ambrosio e Pecorella. E tanti altri: politici, uomini dei servizi, avvocati, magistrati, giornalisti, poliziotti, vittime.Questo libro vuole scattare loro una virtuale foto di gruppo da Piazza Fontana. Una foto inquieta. E che dilata il senso e il contesto di quella tragedia.