in pillole
"Tutto questo, mi direte, è autobiografia. Ed è vero. Non ho difficoltà a riconoscerlo. Ma questa è l'autobiografia professionale di una generazione, sotto il mascheramento delle velleità letterarie, e forse la frustrazione, d'altronde feconda, del fallimento di un'altra vocazione, più alta: la convinzione ostinata che il giornalismo non può essere solo informazione ma formazione, che non può prescindere da una sua, chiamiamola così, missione educativa e insomma da una sua funzione culturale"