in pillole
"P.E., fermata il 20 luglio. Vede una ragazza bionda trascinata per i capelli, un ragazzino preso a manganellate sui testicoli, uno senza scarpe al quale un agente butta una sigaretta sotto i piedi. B.M., fermato alle ore 16. In cella lo costringono a stare in punti di piedi, le gambe divaricate, la fronte contro il muro, le mani legate dietro la schiena. S.A., fermata alle 16.40. La mettono in cella con altre tre ragazze, la accolgono con «comunista di merda, ebrea, benvenuta ad Auschwitz».
Vicende accadute nel Cile di Pinochet? O forse nell'Argentina dei generali? Vicende passate, i cui ricordi sono ormai scoloriti? No. Storie d'Italia. E storie recenti. Fatti accaduti a Genova tra il 20 e il 22 luglio del 2001.
Questa è la storia dei tre giorni senza legge. È la storia reale di diritti calpestati e di garanzie, individuali e collettive, annullate e fatte a pezzi. Ecco perché non è possibile dimenticare. Ecco perché questo libro, che racconta Genova, le sue piazze e le aule dove si è cercato di fare giustizia, è un ulteriore, importante, lucido, documentato tassello per evitare che lo si possa dimenticare quanto sembrava anche solo impossibile imaginare"
Vicende accadute nel Cile di Pinochet? O forse nell'Argentina dei generali? Vicende passate, i cui ricordi sono ormai scoloriti? No. Storie d'Italia. E storie recenti. Fatti accaduti a Genova tra il 20 e il 22 luglio del 2001.
Questa è la storia dei tre giorni senza legge. È la storia reale di diritti calpestati e di garanzie, individuali e collettive, annullate e fatte a pezzi. Ecco perché non è possibile dimenticare. Ecco perché questo libro, che racconta Genova, le sue piazze e le aule dove si è cercato di fare giustizia, è un ulteriore, importante, lucido, documentato tassello per evitare che lo si possa dimenticare quanto sembrava anche solo impossibile imaginare"