Cultura e società
Baci olimpionici
Storie d’amore e di medaglie d’oro
di Valerio Piccioni editore: Zolfo Editore
pagine: 168
Glenn e Leni. Ma anche Emil e Dana, Vera e Josef o Sue e Megan. Le Olimpiadi sono state anche dei grandi amori. Lunghi o brevissimi, appassiti in fretta o durati tutta la vita, romanzi tragici e pagine di rotocalco, distanti un Oceano o nati e cresciuti fra ragazzi della porta accanto. Unioni diventate persino capitoli di storia. Non solo dello sport.
È così che qualche bacio scambiato fugacemente, per sigillare un traguardo storico, o distrattamente, con la consapevolezza che il proprio amore resterà confinato alla pista di uno stadio, diventa protagonista degli avvenimenti salienti dell’ultimo secolo. Tra le ingiustizie dei regimi totalitari, il sospetto del doping, morti tragiche e inaspettate, o la battaglia per i diritti civili e la parità di genere, le sette coppie di Baci olimpionici ci tengono per mano in un viaggio fra la storia e i sentimenti, in cui a volte non basta vincere sul campo per essere felici.
editore: Zolfo Editore
pagine: 168
Glenn e Leni. Ma anche Emil e Dana, Vera e Josef o Sue e Megan. Le Olimpiadi sono state anche dei grandi amori. Lunghi o brevissimi, appassiti in fretta o durati tutta la vita, romanzi tragici e pagine di rotocalco, distanti un Oceano o nati e cresciuti fra ragazzi della porta accanto. Unioni diventate persino capitoli di storia. Non solo dello sport.
È così che qualche bacio scambiato fugacemente, per sigillare un traguardo storico, o distrattamente, con la consapevolezza che il proprio amore resterà confinato alla pista di uno stadio, diventa protagonista degli avvenimenti salienti dell’ultimo secolo. Tra le ingiustizie dei regimi totalitari, il sospetto del doping, morti tragiche e inaspettate, o la battaglia per i diritti civili e la parità di genere, le sette coppie di Baci olimpionici ci tengono per mano in un viaggio fra la storia e i sentimenti, in cui a volte non basta vincere sul campo per essere felici.
Dalle parti di Leonardo Sciascia
i luoghi, le parole, la memoria
di Salvatore Picone, Gigi Restivo editore: Zolfo Editore
pagine: 280
“Seguire i passi di Sciascia, ripercorrendo i suoi luoghi, leggendo le sue parole.
Perché i luoghi della letteratura sono i posti più adatti per incontrarsi. E per riconoscersi”
Gaetano Savatteri
editore: Zolfo Editore
pagine: 280
“Seguire i passi di Sciascia, ripercorrendo i suoi luoghi, leggendo le sue parole.
Perché i luoghi della letteratura sono i posti più adatti per incontrarsi. E per riconoscersi”
Gaetano Savatteri
Casa per casa Strada per strada
la politica delle idee
di Enrico Berlinguer, Pierpaolo Farina editore: Zolfo Editore
pagine: 480
“Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona. Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri”.I versi di Giorgio Gaber dicono da soli molto del perché l’esempio, la tensione morale e lo slancio ideale di Enrico Berlinguer siano stati un modello per più di una generazione.A decenni di distanza da quel tragico 7 giugno 1984, quando il segretario del Pci venne colpito da un ictus durante un comizio a Padova, e in un mondo così diverso da quello in cui lui ha vissuto, le sue idee risultano ancora straordinariamente attuali.Come è possibile che il segretario del partito contro cui è stata scritta la storia della Prima Repubblica conservi intatto il fascino che sprigionava da vivo?In questo libro sono raccolte e riorganizzate le idee del leader comunista attraverso interviste, discorsi e scritti. Dalla questione morale all’austerità, dal compromesso storico allo strappo con Mosca, dai giovani alle donne, i “pensieri lunghi” di Berlinguer riescono a incanalare la forza del sogno in un programma politico e sociale concreto e per nulla utopistico.In un tempo che ha progressivamente perso punti di riferimento ideali e la politica si è spesso ridotta a slogan, il pensiero di Enrico Berlinguer mostra ancora l’anima e il valore di un progetto di società diversa.
editore: Zolfo Editore
pagine: 480
“Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona. Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri”.I versi di Giorgio Gaber dicono da soli molto del perché l’esempio, la tensione morale e lo slancio ideale di Enrico Berlinguer siano stati un modello per più di una generazione.A decenni di distanza da quel tragico 7 giugno 1984, quando il segretario del Pci venne colpito da un ictus durante un comizio a Padova, e in un mondo così diverso da quello in cui lui ha vissuto, le sue idee risultano ancora straordinariamente attuali.Come è possibile che il segretario del partito contro cui è stata scritta la storia della Prima Repubblica conservi intatto il fascino che sprigionava da vivo?In questo libro sono raccolte e riorganizzate le idee del leader comunista attraverso interviste, discorsi e scritti. Dalla questione morale all’austerità, dal compromesso storico allo strappo con Mosca, dai giovani alle donne, i “pensieri lunghi” di Berlinguer riescono a incanalare la forza del sogno in un programma politico e sociale concreto e per nulla utopistico.In un tempo che ha progressivamente perso punti di riferimento ideali e la politica si è spesso ridotta a slogan, il pensiero di Enrico Berlinguer mostra ancora l’anima e il valore di un progetto di società diversa.
Cuore di Napoli
Miti e sogni, ricordi e passioni
di Ugo Cedrangolo editore: Melampo Editore
pagine: 216
Com'è Napoli? È sporca, disordinata, violenta o è un posto magico, una capitale culturale e della creatività, che trasuda storia da ogni pietra? È un inferno o un paradiso? Una risposta valida per tutti non esiste, per il semplice motivo che Napoli è innanzitutto "fatica", e chiunque voglia conoscerla deve fare la sua di fatica, deve spendersi, investire e pure rischiare. Questo libro può servire a rendere un po' meno aspra la sfida di chi vuole capire davvero la città, quasi percorrerla strada per strada. Mescola, come un caleidoscopio, miti, storie di grandi eventi e di grandi personaggi (da Masaniello a Totò) che hanno segnato la città attraverso i secoli, e storie minute, di tutti i giorni, sprazzi di vita vissuta da chi Napoli l'ha camminata davvero.
editore: Melampo Editore
pagine: 216
Com'è Napoli? È sporca, disordinata, violenta o è un posto magico, una capitale culturale e della creatività, che trasuda storia da ogni pietra? È un inferno o un paradiso? Una risposta valida per tutti non esiste, per il semplice motivo che Napoli è innanzitutto "fatica", e chiunque voglia conoscerla deve fare la sua di fatica, deve spendersi, investire e pure rischiare. Questo libro può servire a rendere un po' meno aspra la sfida di chi vuole capire davvero la città, quasi percorrerla strada per strada. Mescola, come un caleidoscopio, miti, storie di grandi eventi e di grandi personaggi (da Masaniello a Totò) che hanno segnato la città attraverso i secoli, e storie minute, di tutti i giorni, sprazzi di vita vissuta da chi Napoli l'ha camminata davvero.
I racconti di Nené
di Andrea Camilleri editore: Melampo Editore
pagine: 168
Le storie di Andrea Camilleri sono straordinarie non solo per quello che raccontano, ma anche per lo sguardo insieme ironico e affettuoso che lo scrittore riserva ai suoi personaggi. Ed è per questo che finiamo per amarli: ci sembra di conoscerli, di aver fatto con loro un tratto di strada. Questi racconti - tra i più intimi e sentiti del romanziere siciliano - ci riservano una sorpresa in più, perché i personaggi si chiamano Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo e Renato Rascel, Samuel Beckett e George Patton. Ed è così che Camilleri ci porta per mano dentro storie vere, che appartengono alla sua vita e alla sua memoria, e che finalmente vedono la luce. L'avvento del fascismo e lo sbarco degli alleati, il separatismo e la mafia, le amicizie e la famiglia, gli incontri con i grandi maestri e, su tutto, lei: l'amata Sicilia. Un libro che ci fa sedere vicino al creatore di Montalbano. Che prende la parola, si mette a raccontare e ci incanta.
editore: Melampo Editore
pagine: 168
Le storie di Andrea Camilleri sono straordinarie non solo per quello che raccontano, ma anche per lo sguardo insieme ironico e affettuoso che lo scrittore riserva ai suoi personaggi. Ed è per questo che finiamo per amarli: ci sembra di conoscerli, di aver fatto con loro un tratto di strada. Questi racconti - tra i più intimi e sentiti del romanziere siciliano - ci riservano una sorpresa in più, perché i personaggi si chiamano Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo e Renato Rascel, Samuel Beckett e George Patton. Ed è così che Camilleri ci porta per mano dentro storie vere, che appartengono alla sua vita e alla sua memoria, e che finalmente vedono la luce. L'avvento del fascismo e lo sbarco degli alleati, il separatismo e la mafia, le amicizie e la famiglia, gli incontri con i grandi maestri e, su tutto, lei: l'amata Sicilia. Un libro che ci fa sedere vicino al creatore di Montalbano. Che prende la parola, si mette a raccontare e ci incanta.
Ho incontrato Caino
Pentiti. Storie e tormenti di vite confiscate alle mafie
di Marcello Cozzi editore: Melampo Editore
pagine: 160
Tormenti di vite in fuga. In queste pagine parlano pentiti eccellenti di mafia, un tempo protagonisti di stragi efferate, estorsioni, traffico di armi, droga e rifiuti tossici. Sei collaboratori di giustizia – uno fra tutti Gaspare Spatuzza, l'uomo d'onore che ha dato il massimo impulso alle indagini sulla trattativa Stato-mafia – che restituiscono squarci di grande storia italiana criminale, insieme alla testimonianza personale. E mentre la loro narrazione ambisce a farsi anche rinascita spirituale, la voce ricorda: dalla giovanile attrazione irresistibile per il potere fino all'attuale paura di vendetta, per aver rotto uno scellerato patto di sangue con le più spietate cosche di Cosa nostra e 'ndrangheta. Uomini e donne sui cui volti don Cozzi riconosce i tratti di Caino e che incontra in carceri di massima sicurezza o in località segrete, nascosti da nuove identità. Ma senza alcuna promessa di perdono a buon mercato, nella convinzione che la misericordia si incroci necessariamente con la restituzione di giustizia ad Abele per il male sofferto. E nella certezza che il bene più prezioso da confiscare alle mafie siano i loro stessi affiliati.
editore: Melampo Editore
pagine: 160
Tormenti di vite in fuga. In queste pagine parlano pentiti eccellenti di mafia, un tempo protagonisti di stragi efferate, estorsioni, traffico di armi, droga e rifiuti tossici. Sei collaboratori di giustizia – uno fra tutti Gaspare Spatuzza, l'uomo d'onore che ha dato il massimo impulso alle indagini sulla trattativa Stato-mafia – che restituiscono squarci di grande storia italiana criminale, insieme alla testimonianza personale. E mentre la loro narrazione ambisce a farsi anche rinascita spirituale, la voce ricorda: dalla giovanile attrazione irresistibile per il potere fino all'attuale paura di vendetta, per aver rotto uno scellerato patto di sangue con le più spietate cosche di Cosa nostra e 'ndrangheta. Uomini e donne sui cui volti don Cozzi riconosce i tratti di Caino e che incontra in carceri di massima sicurezza o in località segrete, nascosti da nuove identità. Ma senza alcuna promessa di perdono a buon mercato, nella convinzione che la misericordia si incroci necessariamente con la restituzione di giustizia ad Abele per il male sofferto. E nella certezza che il bene più prezioso da confiscare alle mafie siano i loro stessi affiliati.
Noi, i ragazzi del Biscione
Nascita e trionfo della tv di Berlusconi
di Carlo Vitagliano editore: Melampo Editore
pagine: 176
Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta è avvenuta una delle più grandi rivoluzioni che hanno segnato la storia del costume (e non solo) del Paese: la nascita delle televisioni di Silvio Berlusconi. Della fase “eroica” fondativa molto si è detto, mescolando – a volte confusamente – leggenda, apologia, accuse. Tutto ha avuto inizio in un seminterrato di Milano 2, ora a parlare è chi lì c'era: Carlo Vitagliano (storico responsabile della comunicazione e della promozione di Canale 5 e, per almeno un decennio, stretto collaboratore dell'ex Cavaliere) racconta “il dietro le quinte” di quegli anni, che cos'è accaduto e come ha davvero funzionato la creazione di un impero economico capace di condizionare in maniera determinante anche le vicende politiche italiane. Dai quiz con Mike Bongiorno agli spot elettorali di Forza Italia, passando per le telenovelas, il Milan di Gullit e Van Basten, la comicità scollacciata di "Drive In", i "pizzoni" e la legge Mammì. Tra gustosi aneddoti e un velo di amarezza, le pagine di questo libro ci restituiscono il clima di un'epoca, in cui una microstoria contribuisce alla comprensione della nostra Storia collettiva.
editore: Melampo Editore
pagine: 176
Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta è avvenuta una delle più grandi rivoluzioni che hanno segnato la storia del costume (e non solo) del Paese: la nascita delle televisioni di Silvio Berlusconi. Della fase “eroica” fondativa molto si è detto, mescolando – a volte confusamente – leggenda, apologia, accuse. Tutto ha avuto inizio in un seminterrato di Milano 2, ora a parlare è chi lì c'era: Carlo Vitagliano (storico responsabile della comunicazione e della promozione di Canale 5 e, per almeno un decennio, stretto collaboratore dell'ex Cavaliere) racconta “il dietro le quinte” di quegli anni, che cos'è accaduto e come ha davvero funzionato la creazione di un impero economico capace di condizionare in maniera determinante anche le vicende politiche italiane. Dai quiz con Mike Bongiorno agli spot elettorali di Forza Italia, passando per le telenovelas, il Milan di Gullit e Van Basten, la comicità scollacciata di "Drive In", i "pizzoni" e la legge Mammì. Tra gustosi aneddoti e un velo di amarezza, le pagine di questo libro ci restituiscono il clima di un'epoca, in cui una microstoria contribuisce alla comprensione della nostra Storia collettiva.
Generazione Rosarno
di Serena Uccello editore: Melampo Editore
pagine: 264
Ecco la vera frontiera della lotta alle mafie, dove cadono in pezzi i luoghi comuni. Si può nascere in una famiglia di 'ndrangheta eppure scegliere una strada alternativa e rigettare la violenza? Si può amare un padre in carcere e riuscire lo stesso a prenderne le distanze, immaginando per sé un destino diverso, di libertà e di rispetto vero? Sì, raccontano le emozionanti pagine di Generazione Rosarno, viaggio di speranza e meraviglia in quella parte di Calabria che i clan più potenti considerano da sempre loro regno incontrastato. Vive e pulsa in questo libro una scuola superiore in cui vengono abbattuti antichi e nuovi pregiudizi e privilegi, dove non esistono figli di boss né figli di collaboratori o di testimoni di giustizia, dove mille ragazzi e ragazze si ritrovano ogni mattina tutti uguali, senza dover sopportare il peso delle storie personali. Dove una leggerezza gentile e sconosciuta è capace di generare nuova cultura. Una scuola che è un autentico fortino piantato in una periferia geografica e sociale, da cui insegna le opportunità e le promesse del mondo.Si chiama Rosarno ma diventa alla fine simbolo di tutto il Sud: Rosarno come Reggio Calabria, come Napoli, come Palermo.
editore: Melampo Editore
pagine: 264
Ecco la vera frontiera della lotta alle mafie, dove cadono in pezzi i luoghi comuni. Si può nascere in una famiglia di 'ndrangheta eppure scegliere una strada alternativa e rigettare la violenza? Si può amare un padre in carcere e riuscire lo stesso a prenderne le distanze, immaginando per sé un destino diverso, di libertà e di rispetto vero? Sì, raccontano le emozionanti pagine di Generazione Rosarno, viaggio di speranza e meraviglia in quella parte di Calabria che i clan più potenti considerano da sempre loro regno incontrastato. Vive e pulsa in questo libro una scuola superiore in cui vengono abbattuti antichi e nuovi pregiudizi e privilegi, dove non esistono figli di boss né figli di collaboratori o di testimoni di giustizia, dove mille ragazzi e ragazze si ritrovano ogni mattina tutti uguali, senza dover sopportare il peso delle storie personali. Dove una leggerezza gentile e sconosciuta è capace di generare nuova cultura. Una scuola che è un autentico fortino piantato in una periferia geografica e sociale, da cui insegna le opportunità e le promesse del mondo.Si chiama Rosarno ma diventa alla fine simbolo di tutto il Sud: Rosarno come Reggio Calabria, come Napoli, come Palermo.
Il giovedì di Augusto
Milano 1990-2014
editore: Melampo Editore
pagine: 384
La straordinaria avventura del Giovedì ora è un libro speciale di testi e immagini di grande formato. Per 25 anni Augusto Bianchi, avvocato e uomo di teatro, ogni giovedì, ha accolto migliaia di persone offrendo, oltre alla cena, incontri e spettacoli di artisti, musicisti, letterati, intellettuali e politici, trasformando la sua casa di Corso Venezia a Milano in un'area «ludico resistenziale» in cui hanno trovato ospitalità i valori della cultura civile e progressista. Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Vittorio Gassman, Silvio Orlando, Antonio Albanese, Paco Ignacio Taibo II, Alda Merini, Tiziano Terzani, Ricky Gianco, Gherardo Colombo, Stefano Rodotà sono solo alcuni degli invitati più noti.Il premio letterario del Giovedì, intitolato a Marisa Rusconi, è stato il primo riconoscimento per autori poi divenuti importanti, come Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Simonetta Agnello Hornby. Nel 2012 al Giovedì è stato attribuito l’Ambrogino per i suoi meriti culturali.Hanno contributo alla realizzazione del libro vari amici che con i loro scritti hanno voluto ricordare il significato del Giovedì. Tra gli altri: Elena Cattaneo, Giuliano Pisapia, Dario Fo, Giorgio Galli, Giuliano Turone, Nando dalla Chiesa, Moni Ovadia, Elio De Capitani, Gaetano Liguori.
editore: Melampo Editore
pagine: 384
La straordinaria avventura del Giovedì ora è un libro speciale di testi e immagini di grande formato. Per 25 anni Augusto Bianchi, avvocato e uomo di teatro, ogni giovedì, ha accolto migliaia di persone offrendo, oltre alla cena, incontri e spettacoli di artisti, musicisti, letterati, intellettuali e politici, trasformando la sua casa di Corso Venezia a Milano in un'area «ludico resistenziale» in cui hanno trovato ospitalità i valori della cultura civile e progressista. Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Vittorio Gassman, Silvio Orlando, Antonio Albanese, Paco Ignacio Taibo II, Alda Merini, Tiziano Terzani, Ricky Gianco, Gherardo Colombo, Stefano Rodotà sono solo alcuni degli invitati più noti.Il premio letterario del Giovedì, intitolato a Marisa Rusconi, è stato il primo riconoscimento per autori poi divenuti importanti, come Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Simonetta Agnello Hornby. Nel 2012 al Giovedì è stato attribuito l’Ambrogino per i suoi meriti culturali.Hanno contributo alla realizzazione del libro vari amici che con i loro scritti hanno voluto ricordare il significato del Giovedì. Tra gli altri: Elena Cattaneo, Giuliano Pisapia, Dario Fo, Giorgio Galli, Giuliano Turone, Nando dalla Chiesa, Moni Ovadia, Elio De Capitani, Gaetano Liguori.
Prima di tutto, la scuola
di Chiara Acciarini, Alba Sasso editore: Melampo Editore
pagine: 173
Della scuola italiana si parla molto. È naturale: riguarda quasi nove milioni di studenti, oltre un milione di lavoratori, circa diciassette milioni di genitori. Quasi metà della popolazione italiana. Quello che è meno naturale è che se ne dicano cose tanto diverse e contrastanti. Questo libro è nato dall'idea che occorre affrontare la discussione sul rinnovamento della nostra scuola partendo da qualche certezza e da qualche speranza. Descrivendola com'è realmente, nei numeri e nei dati qualitativi; e non come compare negli spot ministeriali o, al contrario, nella pubblicistica della "scuola allo sfascio". Per delineare poi le prospettive di un cambiamento possibile. Le risorse finanziarie, l'autonomia, il tempo pieno e il tempo prolungato, tutto ciò che è stato di recente messo in discussione, vengono ripensati guardando a un più grande progetto di cui siano protagonisti, primi tra tutti, gli insegnanti e i giovani. L'orizzonte è quello di una nuova scuola. In cui si realizzino, pienamente e finalmente, le idee di libertà e di uguaglianza su cui è fondata la nostra Costituzione.
editore: Melampo Editore
pagine: 173
Della scuola italiana si parla molto. È naturale: riguarda quasi nove milioni di studenti, oltre un milione di lavoratori, circa diciassette milioni di genitori. Quasi metà della popolazione italiana. Quello che è meno naturale è che se ne dicano cose tanto diverse e contrastanti. Questo libro è nato dall'idea che occorre affrontare la discussione sul rinnovamento della nostra scuola partendo da qualche certezza e da qualche speranza. Descrivendola com'è realmente, nei numeri e nei dati qualitativi; e non come compare negli spot ministeriali o, al contrario, nella pubblicistica della "scuola allo sfascio". Per delineare poi le prospettive di un cambiamento possibile. Le risorse finanziarie, l'autonomia, il tempo pieno e il tempo prolungato, tutto ciò che è stato di recente messo in discussione, vengono ripensati guardando a un più grande progetto di cui siano protagonisti, primi tra tutti, gli insegnanti e i giovani. L'orizzonte è quello di una nuova scuola. In cui si realizzino, pienamente e finalmente, le idee di libertà e di uguaglianza su cui è fondata la nostra Costituzione.
Quando l'Unità era un grande giornale
di Ibio Paolucci editore: Melampo Editore
pagine: 216
C'è stato un lungo periodo, più di mezzo secolo, in cui l'Unità era un grande giornale. Prima come organo del maggiore partito comunista dell'Occidente. Poi, più recentemente e per pochi anni, come quotidiano di opinione coraggioso, sostenuto con qualche imbarazzo dagli eredi politici di quello stesso partito. Ibio Paolucci ne racconta la storia dagli anni Cinquanta, quelli della guerra fredda, fino alla fine del Novecento. Lo fa attraverso le sue testimonianze, i suoi racconti, i grandi protagonisti del passato, gli articoli scritti su questioni cruciali nei momenti cruciali. Ne esce l'eco ancora viva di un'epopea fatta di asprezze e di speranze, di una lotta politica nutrita di ideologie, interessi di classe e grandi orizzonti culturali. E anche l'eco di una drammatica difesa delle istituzioni, nella quale l'autore svolse, facendo il suo mestiere di giornalista, un ruolo di rilievo, senza alcuna ambiguità di fronte all'offensiva del terrorismo. È un libro importante per ricordare, per sapere. E per capire una storia che appare lontana ma che è profondamente radicata nella vicenda repubblicana.
editore: Melampo Editore
pagine: 216
C'è stato un lungo periodo, più di mezzo secolo, in cui l'Unità era un grande giornale. Prima come organo del maggiore partito comunista dell'Occidente. Poi, più recentemente e per pochi anni, come quotidiano di opinione coraggioso, sostenuto con qualche imbarazzo dagli eredi politici di quello stesso partito. Ibio Paolucci ne racconta la storia dagli anni Cinquanta, quelli della guerra fredda, fino alla fine del Novecento. Lo fa attraverso le sue testimonianze, i suoi racconti, i grandi protagonisti del passato, gli articoli scritti su questioni cruciali nei momenti cruciali. Ne esce l'eco ancora viva di un'epopea fatta di asprezze e di speranze, di una lotta politica nutrita di ideologie, interessi di classe e grandi orizzonti culturali. E anche l'eco di una drammatica difesa delle istituzioni, nella quale l'autore svolse, facendo il suo mestiere di giornalista, un ruolo di rilievo, senza alcuna ambiguità di fronte all'offensiva del terrorismo. È un libro importante per ricordare, per sapere. E per capire una storia che appare lontana ma che è profondamente radicata nella vicenda repubblicana.
La questione meridionale
di Antonio Gramsci editore: Melampo Editore
pagine: 240
Rileggere Gramsci per capire la nuova Questione meridionale. Non più la separatezza di nord e sud, funzionale ai meccanismi dell'accumulazione capitalistica. Ma una diversità territoriale che resiste ai movimenti civili e alle nuove generazioni. E che si allarga fino a farsi Paese intero, con la famosa "linea della palma" che sale sempre più a nord. Un nord per tanti aspetti "compatibile" con i costumi mafiosi, ospitale per la corruzione e per il familismo amorale. E imbevuto di retorica negazionista. Tuffarsi in un grande pensiero politico e rivedere di colpo che cosa è pur stata la politica in Italia. E scoprire il doppio paradosso gramsciano. Quello di raccontare una questione meridionale che non c'è più e offrire tuttavia gli strumenti più avanzati per capire quella imprevedibile di oggi, il sud che va alla conquista del nord. E quello di un grande pensatore marxista che trova la sua contemporaneità fuori dal marxismo. Una nuova antologia, curata e introdotta con passione da un autore che indica negli scritti gramsciani, specie quelli sul Risorgimento e sugli intellettuali, la chiave per spiegare l'Italia di oggi.
editore: Melampo Editore
pagine: 240
Rileggere Gramsci per capire la nuova Questione meridionale. Non più la separatezza di nord e sud, funzionale ai meccanismi dell'accumulazione capitalistica. Ma una diversità territoriale che resiste ai movimenti civili e alle nuove generazioni. E che si allarga fino a farsi Paese intero, con la famosa "linea della palma" che sale sempre più a nord. Un nord per tanti aspetti "compatibile" con i costumi mafiosi, ospitale per la corruzione e per il familismo amorale. E imbevuto di retorica negazionista. Tuffarsi in un grande pensiero politico e rivedere di colpo che cosa è pur stata la politica in Italia. E scoprire il doppio paradosso gramsciano. Quello di raccontare una questione meridionale che non c'è più e offrire tuttavia gli strumenti più avanzati per capire quella imprevedibile di oggi, il sud che va alla conquista del nord. E quello di un grande pensatore marxista che trova la sua contemporaneità fuori dal marxismo. Una nuova antologia, curata e introdotta con passione da un autore che indica negli scritti gramsciani, specie quelli sul Risorgimento e sugli intellettuali, la chiave per spiegare l'Italia di oggi.