Libri di Massimo Arcidiacono

Il terzino cannoniere

Le gesta di Giacinto Facchetti nell’Italia che cambia

di Massimo Arcidiacono, Carlo Cottarelli

editore: Zolfo Editore

Giacinto Facchetti è stato capitano e bandiera dell’Inter e della Nazionale italiana, emblema positivo del calcio di un’epoca
9,99

Il terzino cannoniere

Le gesta di Giacinto Facchetti nell’Italia che cambia

di Massimo Arcidiacono

editore: Zolfo Editore

pagine: 216

“Quei nomi, innanzitutto. Antichi. Guerrieri o gentili, reminiscenze greche e latine, di gentes romane, ricordo di uomini arditi, di fiori profumati. Giuliano, Tarcisio, Giacinto, Aristide, Armando... Nomi di italiani in gita. Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin (poi Bedin), Guarneri, Picchi. Non è una formazione, è una filastrocca generazionale. Non è una squadra di calcio, è una nenia di mamma, di quelle che ti fanno coraggio, l’auspicio bambino di una notte serena e di un giorno migliore. È un pezzo di storia collettiva”.
16,00

Lo chiamavano Giacinto

di Massimo Arcidiacono

editore: Melampo Editore

Giacinto Facchetti è stato uno dei più grandi simboli del calcio italiano e della centenaria storia dell'Inter
4,99

Lo chiamavano Giacinto

La favola dolceamara di Facchetti, il terzino cannoniere

di Massimo Arcidiacono

editore: Melampo Editore

pagine: 137

Giacinto Facchetti è stato uno dei più grandi simboli del calcio italiano e della centenaria storia dell'lnter. Vicecampione del mondo in Messico nel 70, campione d'Europa a Roma nel '68, ha giocato con la Nazionale azzurra 94 partite, delle quali 70 da capitano. In nerazzurro ha giocato 728 partite ufficiali, vincendo quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Famoso in tutto il mondo per le doti di "cannoniere" (come si diceva una volta), ha segnato in serie A 59 gol, record di tutti i tempi per un difensore. Proverbiale per la correttezza in campo, è stato uno dei campioni più benvoluti dalle tifoserie di ogni colore. Diventato dirigente e presidente dell'lnter, è stato negli ultimi anni della sua vita tra i più fieri avversari del calcio cresciuto intorno al nome e al potere di Luciano Moggi. La sua storia, per gli ambienti che evoca, per i valori che porta negli stadi, per i cambiamenti sociali per cui passa con pudore, finisce in fondo per essere, anche, una testimonianza pasoliniana del cammino dell'Italia contadina verso la modernità. Una testimonianza fatta di misura e di decoro, perfino nelle foto d'epoca, che lo vedono spesso in secondo piano per un'antica abitudine a "non coprire la visuale".
13,00