Regione straniera

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in pillole

"Non solo i clandestini non sono criminali, ma sono nella stragrande maggioranza lavoratori in nero, nelle case private di chi non ha interesse a regolarizzarli, nei cantieri edili di chi trova comodo pagare con qualche euro un'intera giornata di lavoro, nelle fabbriche dove il costo del lavoro è troppo alto"
È possibile che l'area del paese in cui è più forte la presenza degli stranieri rinunci a parlarne nelle sedi politiche più adeguate, per affrontare il tema nella sua complessità? È possibile che questo fenomeno, che ormai riguarda il 10 per cento della popolazione e una parte significativa della produzione di ricchezza, sia relegato a questioni di mera sicurezza? È possibile, ancora, che i principali esponenti della maggioranza di governo, oltre a esprimersi spesso con toni prossimi al razzismo, continuino a legiferare contro la presenza degli stranieri sul territorio da loro amministrato? La chiusura dei phone center gestiti dagli stranieri, l'opposizione all'apertura di luoghi di culto a Milano (e non solo), la polemica contro i kebab, le ripetute ordinanze dei sindaci raccontano una lunga storia di discriminazione. E simboleggiano la miopia politica e culturale della regione più avanzata del paese. Benvenuti in Padania, benvenuti nella regione straniera.
 

Biografia dell'autore

Giuseppe Civati

Giuseppe Civati
Giuseppe Civati è deputato del Partito Democratico. Il suo blog ciwati.it è tra i più letti e cliccati d’Italia. Tra i suoi libri Qualcuno ci giudicherà (Einaudi, 2014) e 10 cose buone per l'Italia che la Sinistra deve fare subito (Laurana, 2012). Con Melampo editore ha pubblicato Il manifesto del partito dei giovani (2011) e Regione straniera. Viaggio nell'ordinario razzismo padano (2009).

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