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Criminalità organizzata

Le due guerre

Perché l'Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia

di Gian Carlo Caselli

editore: Melampo Editore

pagine: 211

Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato
15,00

Poliziotta per amore

di Nando dalla Chiesa

editore: Melampo Editore

pagine: 104

Una liceale di Sinistra sceglie di entrare in polizia. All'origine della decisione l'incontro-rivelazione con due figure femminili: Emanuela Loi, agente di scorta del giudice Borsellino, la prima donna in divisa uccisa dalla mafia, conosciuta attraverso le cronache del luglio del '92; e Saveria Antiochia, madre di un altro giovane agente di scorta ucciso dai clan, conosciuta a una assemblea nella sua scuola. Dai due incontri inizia la storia nuova e imprevedibile di una giovane donna che scopre la legge e lo Stato e decide di andare a combattere Cosa Nostra nella trincea più avanzata. A Palermo, a Trapani e poi ancora a Palermo, passando per la crisi di coscienza aperta dai fatti del G8 genovese. In un racconto che è invenzione ma anche, in parte, autobiografia del movimento antimafia, Nando dalla Chiesa racconta senza retorica la vicenda individuale e collettiva di tanti esponenti delle forze dell'ordine in Sicilia. Narrazione di una lotta per la legalità che appare spesso titanica e che continua invece grazie a uomini e donne che hanno fatto la scelta di indossare una divisa.
8,00

Allonsanfan

La mafia, la politica e altre storie

di Riccardo Orioles

editore: Melampo Editore

pagine: 232

Un giornalista impegnato a indagare le vicende più incandescenti degli ultimi decenni, nella Sicilia che vive le tragedie della mafia e le farse del potere. E poi, l'Italia che passa da prima a seconda Repubblica e che si divide come in un derby impazzito sui giudici e sulla legalità. O che scopre il razzismo nella sua pancia ormai benestante. E chiedetegli di testimoniare il suo tempo, di dar conto delle rivolte di preti e di ragazzi e di operai o del fluire apparentemente quieto della vita quotidiana con i suoi paesaggi e i suoi piccoli e grandi protagonisti. Dello scorrere di un'altra idea di sinistra sotto la pelle della politica. Della grandezza degli eroi moderni. Delle culture e dei modi di essere e pensare. Ed ecco questo affresco che si srotola come una sorpresa continua, raccontando come raramente li avete sentiti raccontare gli ultimi trent'anni di storia italiana.
15,00

La bestia

Camorra. Storie di delitti, vittime e complici

di Raffaele Sardo

editore: Melampo Editore

pagine: 162

Macina profitti, devasta città e campagne, corrompe i poteri. Lasciando dietro di sé una striscia di sangue che non si asciuga mai. Il libro consegna un ritratto sconvolgente della violenza della camorra, delle impunità e anche delle complicità quotidiane. E offre al tempo stesso un affresco denso di pietas del mondo delle vittime, nomi e cognomi ingiustamente dimenticati. Uomini uccisi per punire, per intimidire o semplicemente per sbaglio. Don Peppe Diana, sacerdote. Salvatore Nuvoletta, carabiniere. Federico Del Prete, sindacalista. Franco Imposimato, impiegato. Attilio Romanò, informatico. Alberto Varone, commerciante. Domenico Noviello, imprenditore. Sono questi i nomi simbolici a partire dai quali l'autore racconta la camorra dell'ultimo quarto di secolo, la crescita del "Sistema" o più propriamente della "Bestia". Un ritratto sconvolgente ma non rassegnato. Perché anche nella Gomorra assatanata di soldi e di potere arriva una sentenza giusta emessa "in nome del popolo italiano"; c'è qualcuno, un insegnante, un giornalista, una studentessa, un prete, che difende a testa alta i valori dell'Italia civile. Con una Prefazione di Roberto Saviano.
15,00

Delitto imperfetto

Il generale, la mafia, la società italiana

di Nando dalla Chiesa

editore: Melampo Editore

pagine: 275

Il 3 settembre del 1982 la mafia andò all'assalto del cuore dello Stato. Alle nove di sera venne ucciso nel centro di Palermo il prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, già simbolo vincente della lotta al terrorismo, mandato in Sicilia da quattro mesi per dare la più alta risposta dello Stato all'offensiva sanguinaria di Cosa Nostra.Con il prefetto vennero uccisi la sua seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, e l'agente di scorta Domenico Russo. La strage segnò un momento estremo nella storia della Repubblica.L'Italia scoprì forse per la prima volta il senso di onnipotenza e di impunità della mafia. Da lì partì un movimento di rivolta e di impegno civile che vide in prima fila generazioni di insegnanti e di studenti.Questo libro venne scritto nel 1984 dal figlio Nando per raccontare, prima dei grandi processi, quel che era accaduto. O almeno quel che era accaduto sotto gli occhi dell'opinione pubblica e che quasi tutti fingevano di non avere visto. Sottoposto a una ferrea censura televisiva, Delitto imperfetto ebbe uno straordinario successo di pubblico. Ancora oggi esso ha il valore del documento umano e civile capace di svelare, attraverso uno sconvolgente affresco d'epoca, i meccanismi della complicità morale e culturale. E di spiegare ai più giovani un pezzo cruciale della storia nazionale.
12,00

Nata il 19 luglio

Lo sguardo dolce dell'antimafia

di Rita Borsellino

editore: Melampo Editore

pagine: 115

Due occhi azzurri. Dolci e magnetici. Che diventano negli anni il simbolo di un'altra Sicilia. Che demoliscono con semplicità disarmante lo stereotipo di un'antimafia intollerante e vendicativa.La storia di una donna straordinariamente normale. Che fino al 19 luglio 1992 pensava di volere, potere e dovere essere solo una moglie, una madre, una farmacista. La storia di un'intransigente gentile che si racconta con commovente sincerità, dimostrando come dai sentimenti feriti possa nascere un'idea alta e originale di politica. Una storia che sboccia per contrappasso sul fondale degli anni bui e rimbombanti di stragi della fine del Novecento italiano. E che in nome dei giusti, da anni, ci consegna ogni giorno la stessa parola: speranza.
10,00

Un magistrato fuori legge

di Gian Carlo Caselli

editore: Melampo Editore

pagine: 113

Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia
10,00

Io, sbirro a Palermo

di Maurizio Ortolan

editore: Melampo Editore

pagine: 208

La storia vera di un poliziotto romano catapultato a Palermo a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa nostra. Ne emerge un racconto avvincente, appassionato, talvolta venato di sottile e amaro umorismo, che ci fa rivivere la prosaicità di ogni guerra: quando l'attimo dell'"azione" è preceduto da interminabili giornate di pedinamenti e intercettazioni passate a "studiare il nemico", a estrarre prove e indizi da un segno all'apparenza insignificante, da un sussurro carpito al telefono, da un silenzio sospetto. Agente di scorta di Francesco Marino Mannoia e altri "pentiti" di mafia di peso, dattilografo con i giudici di Palermo durante gli interrogatori, interprete dei "pizzini" di Bernardo Provenzano, l'autore ci offre una testimonianza necessaria: inquadra da molto vicino i più importanti episodi della cronaca criminale italiana degli ultimi trent'anni. Illumina il confine non sempre netto tra bianco e nero nelle stanze fumose della polizia. E rende il giusto tributo ai numerosi uomini dello Stato che hanno fatto il proprio dovere, lontani dai riflettori.
16,00

Il lungo assedio

La lotta al terrorismo nel diario operativo della Sezione Speciale Anticrimine Carabinieri di Roma

di Domenico Di Petrillo

editore: Melampo Editore

pagine: 384

Non solo un diario operativo, quasi un diario di guerra. Sulle auto civetta tra Torino e Bologna, nei pedinamenti estenuanti e forsennati per le vie della Capitale, o sulle tracce dei brigatisti riparati a Parigi. Fino alla fine, all'operazione "Olocausto", una tra le più lunghe imprese investigative della lotta al terrorismo, che spazzò via l'organizzazione eversiva Brigate rosse. Domenico Di Petrillo ci consegna date, nomi, scenari operativi, risultati e arresti. Ripercorre i contorni di un'epoca e la cronaca documentata di un conflitto condotto dal 1978 al 1989: per dodici anni lui, allora tenente colonnello, e gli uomini della Sezione Speciale Anticrimine dei Carabinieri di Roma hanno combattuto un nemico forte di armi, di ideologie distorte e pure di consenso. Una guerra divampata tra fabbriche e università, nelle strade. Da un lato un esercito clandestino affascinato dal mito della P38 e responsabile di un'infinita catena di morti ammazzati; dall'altro le avanguardie istituzionali, un esercito per nulla clandestino eppure costretto a missioni sotto copertura. Ragazzi poco più che ventenni che dovettero costruirsi sul campo un'abilità e una professionalità proprie, per sfidare un fenomeno sconosciuto e sanguinoso, per decrittare volantini e comunicati, per capire sigle, linguaggi e abitudini. Di tutto l'autore ci mette a parte, di durezze e di passioni, di sacrifici e di tensioni; dei silenzi davanti alla stampa, ai cittadini, ai familiari; dell'umanità e dell'onore dei suoi uomini. E soprattutto della memoria delle vittime.
17,00

Cani senza padrone.

La Stidda. Storia vera di una guerra di mafia

di Carmelo Sardo

editore: Melampo Editore

pagine: 352

C'è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in killer spietati. Li chiamavano stiddari. Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss "posati", allontanati dalle "famiglie", li usarono come manovalanza per sistemare i propri conti interni. Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente? Di loro si sapeva poco e niente, fino a quando non ammazzarono il giudice Rosario Livatino. Quel delitto segnò l'inizio della fine. Tre processi hanno sentenziato chi sono i colpevoli. Eppure dietro quell'omicidio eclatante si dipanano misteri ancora irrisolti. Questa è la vera storia degli stiddari.
16,00

Mafia capitale

L'atto di accusa della Procura di Roma

editore: Melampo Editore

pagine: 336

Mafia capitale è il racconto, in presa diretta, dei magistrati della procura di Roma che hanno scoperchiato l'associazione mafiosa che governava gli affari della città eterna. Criminali onnipotenti, amministratori pubblici, imprenditori. Minacce, mazzette, corruzioni, intimidazioni. Una storia che parte negli anni Ottanta, con la Banda della Magliana, i suoi intrecci e i suoi affari con il terrorismo nero e gli uomini di Cosa Nostra, per arrivare ai crimini di oggi. Al centro di tutto le trame torbide e incontrastate di Massimo Carminati, "Re di Roma", crocevia di una fittissima ragnatela di interessi e relazioni, snodo essenziale tra il mondo di sopra dei colletti bianchi e il mondo di sotto dei criminali da strada. Senza mediazioni, queste pagine sono un documento eccezionale, una fotografia impietosa ma indispensabile dei veri meccanismi del potere capitolino. Le completa un indice dei nomi per chi voglia sapere chi sono i protagonisti, i complici e le vittime della più invisibile, finora, tra le organizzazioni criminali italiane.
14,00

Le ragazze di Benin City

La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d'Italia

di Laura Maragnani, Isoke Aikpitanyi

editore: Melampo Editore

pagine: 211

Sono belle le nuove schiave di Benin City. Sono alte, nere, statuarie. E in vendita. Lavorano ormai anche nell'angolo più sperduto d'Italia, ovunque ci sia una strada, ovunque esista un marciapiede. Ma è questo che sognano, là in Nigeria, quando chiudono la valigia e dicono arrivederci, state bene, vado a far fortuna in Italia? Isoke è arrivata a vent'anni. Le avevano promesso - come alle altre - un lavoro di commessa in un negozio. S'è ritrovata - come le altre - a vivere in schiavitù. Oggi, finalmente libera, racconta la vita, la tratta, i clienti, i sogni delle ragazze del marciapiede. E il dolore, la rabbia, l'umiliazione di chi è costretta a "sbattere" sette giorni la settimana, per cinquantadue settimane, per dodici mesi l'anno. Per tre o quattro anni. Col caldo e col gelo. Con la pioggia e con la neve. Sempre in strada, anche a Natale e a Pasqua. Con "quei tacchi ridicoli e la carne di fuori".
12,00

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