Criminalità organizzata
Un magistrato fuori legge
di Gian Carlo Caselli editore: Melampo Editore
pagine: 113
Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia
editore: Melampo Editore
pagine: 113
Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia
Io, sbirro a Palermo
di Maurizio Ortolan editore: Melampo Editore
pagine: 208
La storia vera di un poliziotto romano catapultato a Palermo a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa nostra. Ne emerge un racconto avvincente, appassionato, talvolta venato di sottile e amaro umorismo, che ci fa rivivere la prosaicità di ogni guerra: quando l'attimo dell'"azione" è preceduto da interminabili giornate di pedinamenti e intercettazioni passate a "studiare il nemico", a estrarre prove e indizi da un segno all'apparenza insignificante, da un sussurro carpito al telefono, da un silenzio sospetto. Agente di scorta di Francesco Marino Mannoia e altri "pentiti" di mafia di peso, dattilografo con i giudici di Palermo durante gli interrogatori, interprete dei "pizzini" di Bernardo Provenzano, l'autore ci offre una testimonianza necessaria: inquadra da molto vicino i più importanti episodi della cronaca criminale italiana degli ultimi trent'anni. Illumina il confine non sempre netto tra bianco e nero nelle stanze fumose della polizia. E rende il giusto tributo ai numerosi uomini dello Stato che hanno fatto il proprio dovere, lontani dai riflettori.
editore: Melampo Editore
pagine: 208
La storia vera di un poliziotto romano catapultato a Palermo a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa nostra. Ne emerge un racconto avvincente, appassionato, talvolta venato di sottile e amaro umorismo, che ci fa rivivere la prosaicità di ogni guerra: quando l'attimo dell'"azione" è preceduto da interminabili giornate di pedinamenti e intercettazioni passate a "studiare il nemico", a estrarre prove e indizi da un segno all'apparenza insignificante, da un sussurro carpito al telefono, da un silenzio sospetto. Agente di scorta di Francesco Marino Mannoia e altri "pentiti" di mafia di peso, dattilografo con i giudici di Palermo durante gli interrogatori, interprete dei "pizzini" di Bernardo Provenzano, l'autore ci offre una testimonianza necessaria: inquadra da molto vicino i più importanti episodi della cronaca criminale italiana degli ultimi trent'anni. Illumina il confine non sempre netto tra bianco e nero nelle stanze fumose della polizia. E rende il giusto tributo ai numerosi uomini dello Stato che hanno fatto il proprio dovere, lontani dai riflettori.
Il lungo assedio
La lotta al terrorismo nel diario operativo della Sezione Speciale Anticrimine Carabinieri di Roma
di Domenico Di Petrillo editore: Melampo Editore
pagine: 384
Non solo un diario operativo, quasi un diario di guerra. Sulle auto civetta tra Torino e Bologna, nei pedinamenti estenuanti e forsennati per le vie della Capitale, o sulle tracce dei brigatisti riparati a Parigi. Fino alla fine, all'operazione "Olocausto", una tra le più lunghe imprese investigative della lotta al terrorismo, che spazzò via l'organizzazione eversiva Brigate rosse. Domenico Di Petrillo ci consegna date, nomi, scenari operativi, risultati e arresti. Ripercorre i contorni di un'epoca e la cronaca documentata di un conflitto condotto dal 1978 al 1989: per dodici anni lui, allora tenente colonnello, e gli uomini della Sezione Speciale Anticrimine dei Carabinieri di Roma hanno combattuto un nemico forte di armi, di ideologie distorte e pure di consenso. Una guerra divampata tra fabbriche e università, nelle strade. Da un lato un esercito clandestino affascinato dal mito della P38 e responsabile di un'infinita catena di morti ammazzati; dall'altro le avanguardie istituzionali, un esercito per nulla clandestino eppure costretto a missioni sotto copertura. Ragazzi poco più che ventenni che dovettero costruirsi sul campo un'abilità e una professionalità proprie, per sfidare un fenomeno sconosciuto e sanguinoso, per decrittare volantini e comunicati, per capire sigle, linguaggi e abitudini. Di tutto l'autore ci mette a parte, di durezze e di passioni, di sacrifici e di tensioni; dei silenzi davanti alla stampa, ai cittadini, ai familiari; dell'umanità e dell'onore dei suoi uomini. E soprattutto della memoria delle vittime.
editore: Melampo Editore
pagine: 384
Non solo un diario operativo, quasi un diario di guerra. Sulle auto civetta tra Torino e Bologna, nei pedinamenti estenuanti e forsennati per le vie della Capitale, o sulle tracce dei brigatisti riparati a Parigi. Fino alla fine, all'operazione "Olocausto", una tra le più lunghe imprese investigative della lotta al terrorismo, che spazzò via l'organizzazione eversiva Brigate rosse. Domenico Di Petrillo ci consegna date, nomi, scenari operativi, risultati e arresti. Ripercorre i contorni di un'epoca e la cronaca documentata di un conflitto condotto dal 1978 al 1989: per dodici anni lui, allora tenente colonnello, e gli uomini della Sezione Speciale Anticrimine dei Carabinieri di Roma hanno combattuto un nemico forte di armi, di ideologie distorte e pure di consenso. Una guerra divampata tra fabbriche e università, nelle strade. Da un lato un esercito clandestino affascinato dal mito della P38 e responsabile di un'infinita catena di morti ammazzati; dall'altro le avanguardie istituzionali, un esercito per nulla clandestino eppure costretto a missioni sotto copertura. Ragazzi poco più che ventenni che dovettero costruirsi sul campo un'abilità e una professionalità proprie, per sfidare un fenomeno sconosciuto e sanguinoso, per decrittare volantini e comunicati, per capire sigle, linguaggi e abitudini. Di tutto l'autore ci mette a parte, di durezze e di passioni, di sacrifici e di tensioni; dei silenzi davanti alla stampa, ai cittadini, ai familiari; dell'umanità e dell'onore dei suoi uomini. E soprattutto della memoria delle vittime.
Cani senza padrone.
La Stidda. Storia vera di una guerra di mafia
di Carmelo Sardo editore: Melampo Editore
pagine: 352
C'è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in killer spietati. Li chiamavano stiddari. Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss "posati", allontanati dalle "famiglie", li usarono come manovalanza per sistemare i propri conti interni. Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente? Di loro si sapeva poco e niente, fino a quando non ammazzarono il giudice Rosario Livatino. Quel delitto segnò l'inizio della fine. Tre processi hanno sentenziato chi sono i colpevoli. Eppure dietro quell'omicidio eclatante si dipanano misteri ancora irrisolti. Questa è la vera storia degli stiddari.
editore: Melampo Editore
pagine: 352
C'è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in killer spietati. Li chiamavano stiddari. Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss "posati", allontanati dalle "famiglie", li usarono come manovalanza per sistemare i propri conti interni. Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente? Di loro si sapeva poco e niente, fino a quando non ammazzarono il giudice Rosario Livatino. Quel delitto segnò l'inizio della fine. Tre processi hanno sentenziato chi sono i colpevoli. Eppure dietro quell'omicidio eclatante si dipanano misteri ancora irrisolti. Questa è la vera storia degli stiddari.
Mafia capitale
L'atto di accusa della Procura di Roma
editore: Melampo Editore
pagine: 336
Mafia capitale è il racconto, in presa diretta, dei magistrati della procura di Roma che hanno scoperchiato l'associazione mafiosa che governava gli affari della città eterna. Criminali onnipotenti, amministratori pubblici, imprenditori. Minacce, mazzette, corruzioni, intimidazioni. Una storia che parte negli anni Ottanta, con la Banda della Magliana, i suoi intrecci e i suoi affari con il terrorismo nero e gli uomini di Cosa Nostra, per arrivare ai crimini di oggi. Al centro di tutto le trame torbide e incontrastate di Massimo Carminati, "Re di Roma", crocevia di una fittissima ragnatela di interessi e relazioni, snodo essenziale tra il mondo di sopra dei colletti bianchi e il mondo di sotto dei criminali da strada. Senza mediazioni, queste pagine sono un documento eccezionale, una fotografia impietosa ma indispensabile dei veri meccanismi del potere capitolino. Le completa un indice dei nomi per chi voglia sapere chi sono i protagonisti, i complici e le vittime della più invisibile, finora, tra le organizzazioni criminali italiane.
editore: Melampo Editore
pagine: 336
Mafia capitale è il racconto, in presa diretta, dei magistrati della procura di Roma che hanno scoperchiato l'associazione mafiosa che governava gli affari della città eterna. Criminali onnipotenti, amministratori pubblici, imprenditori. Minacce, mazzette, corruzioni, intimidazioni. Una storia che parte negli anni Ottanta, con la Banda della Magliana, i suoi intrecci e i suoi affari con il terrorismo nero e gli uomini di Cosa Nostra, per arrivare ai crimini di oggi. Al centro di tutto le trame torbide e incontrastate di Massimo Carminati, "Re di Roma", crocevia di una fittissima ragnatela di interessi e relazioni, snodo essenziale tra il mondo di sopra dei colletti bianchi e il mondo di sotto dei criminali da strada. Senza mediazioni, queste pagine sono un documento eccezionale, una fotografia impietosa ma indispensabile dei veri meccanismi del potere capitolino. Le completa un indice dei nomi per chi voglia sapere chi sono i protagonisti, i complici e le vittime della più invisibile, finora, tra le organizzazioni criminali italiane.
Le ragazze di Benin City
La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d'Italia
di Laura Maragnani, Isoke Aikpitanyi editore: Melampo Editore
pagine: 211
Sono belle le nuove schiave di Benin City. Sono alte, nere, statuarie. E in vendita. Lavorano ormai anche nell'angolo più sperduto d'Italia, ovunque ci sia una strada, ovunque esista un marciapiede. Ma è questo che sognano, là in Nigeria, quando chiudono la valigia e dicono arrivederci, state bene, vado a far fortuna in Italia? Isoke è arrivata a vent'anni. Le avevano promesso - come alle altre - un lavoro di commessa in un negozio. S'è ritrovata - come le altre - a vivere in schiavitù. Oggi, finalmente libera, racconta la vita, la tratta, i clienti, i sogni delle ragazze del marciapiede. E il dolore, la rabbia, l'umiliazione di chi è costretta a "sbattere" sette giorni la settimana, per cinquantadue settimane, per dodici mesi l'anno. Per tre o quattro anni. Col caldo e col gelo. Con la pioggia e con la neve. Sempre in strada, anche a Natale e a Pasqua. Con "quei tacchi ridicoli e la carne di fuori".
editore: Melampo Editore
pagine: 211
Sono belle le nuove schiave di Benin City. Sono alte, nere, statuarie. E in vendita. Lavorano ormai anche nell'angolo più sperduto d'Italia, ovunque ci sia una strada, ovunque esista un marciapiede. Ma è questo che sognano, là in Nigeria, quando chiudono la valigia e dicono arrivederci, state bene, vado a far fortuna in Italia? Isoke è arrivata a vent'anni. Le avevano promesso - come alle altre - un lavoro di commessa in un negozio. S'è ritrovata - come le altre - a vivere in schiavitù. Oggi, finalmente libera, racconta la vita, la tratta, i clienti, i sogni delle ragazze del marciapiede. E il dolore, la rabbia, l'umiliazione di chi è costretta a "sbattere" sette giorni la settimana, per cinquantadue settimane, per dodici mesi l'anno. Per tre o quattro anni. Col caldo e col gelo. Con la pioggia e con la neve. Sempre in strada, anche a Natale e a Pasqua. Con "quei tacchi ridicoli e la carne di fuori".
Poteri invisibili
Viaggio in Basilicata tra affari, mafie, omicidi e verità sepolte
di Marcello Cozzi editore: Melampo Editore
pagine: 368
Politica e malaffare, istituzioni e potere, massoneria e mafia, delitti irrisolti e persone scomparse: sono le trame criminali che emergono dalla Basilicata per delinearsi in queste pagine, cariche di un significato che però oltrepassa i confini regionali. Si tratta di storie che hanno destato l'attenzione dei media: parliamo di "Toghe lucane", che ha chiamato in causa magistrati e forze dell'ordine, o della tangentopoli petrolifera "Total Gate", che ha coinvolto politici e imprenditori, ma anche della branca locale di "Calciopoli". Oppure di vicende note come l'omicidio di Elisa Claps, con le coperture che ne hanno ritardato lo svelamento, e dei "fidanzati di Policoro". Accanto a queste inchieste finite nella cronaca nazionale, questo libro ci racconta che negli ultimi anni le persone svanite nel nulla in Basilicata sono tante. E segue un filo che lega fatti e nomi, che diventano qui frammenti sparsi di un'unica narrazione. Storie di oggi che richiamano storie di ieri, accomunate dalla mancanza di verità. Perché anche dove è chiaro il volto dei sicari, sono sconosciuti i nomi dei mandanti, e quelli di chi ha depistato rimangono solo un sospetto. E così l'autore, nel ridare vita a indagini archiviate troppo in fretta, ci rivela che quella che sembrava un'isola felice è intrisa della stessa quotidianità che fa dell'Italia uno dei paesi più corrotti dell'occidente.
editore: Melampo Editore
pagine: 368
Politica e malaffare, istituzioni e potere, massoneria e mafia, delitti irrisolti e persone scomparse: sono le trame criminali che emergono dalla Basilicata per delinearsi in queste pagine, cariche di un significato che però oltrepassa i confini regionali. Si tratta di storie che hanno destato l'attenzione dei media: parliamo di "Toghe lucane", che ha chiamato in causa magistrati e forze dell'ordine, o della tangentopoli petrolifera "Total Gate", che ha coinvolto politici e imprenditori, ma anche della branca locale di "Calciopoli". Oppure di vicende note come l'omicidio di Elisa Claps, con le coperture che ne hanno ritardato lo svelamento, e dei "fidanzati di Policoro". Accanto a queste inchieste finite nella cronaca nazionale, questo libro ci racconta che negli ultimi anni le persone svanite nel nulla in Basilicata sono tante. E segue un filo che lega fatti e nomi, che diventano qui frammenti sparsi di un'unica narrazione. Storie di oggi che richiamano storie di ieri, accomunate dalla mancanza di verità. Perché anche dove è chiaro il volto dei sicari, sono sconosciuti i nomi dei mandanti, e quelli di chi ha depistato rimangono solo un sospetto. E così l'autore, nel ridare vita a indagini archiviate troppo in fretta, ci rivela che quella che sembrava un'isola felice è intrisa della stessa quotidianità che fa dell'Italia uno dei paesi più corrotti dell'occidente.
Confessioni di un padre
Il pentito Emilio di Giovine racconta la 'ndrangheta alla figlia
di Ombretta Ingrascì editore: Melampo Editore
pagine: 192
Re dell'hashish negli anni Ottanta, pentito negli anni Duemila. Il boss Emilio Di Giovine si rivela alla figlia attraverso una lettera fitta, rapsodica, coinvolgente, dove il ricordo della vita criminale si alterna al racconto della nuova vita sotto protezione. È la confessione di un uomo che è stato a capo di una delle organizzazioni criminali più forti al mondo, che ai suoi luogotenenti fidati ha ordinato omicidi, che si è circondato di donne bellissime, che è riuscito a fuggire dalle carceri di Milano, Barcellona, New York. Fino al giorno in cui si è reso conto che la vita criminale "si scioglieva come neve al sole", e ha deciso di pentirsi, sempre più lontano dall'identità di boss e sempre più vicino a quella di padre. La testimonianza è raccolta da Ombretta Ingrascì, che ripercorre gli incontri con il boss pentito e ne contestualizza la biografia all'interno delle vicende della Milano criminale. Un libro non solo avvincente, ma che apre nuove prospettive per lo studio delle mafie e ha al contempo un valore pedagogico per la tranquilla energia con cui demolisce la mitologia mafiosa.
editore: Melampo Editore
pagine: 192
Re dell'hashish negli anni Ottanta, pentito negli anni Duemila. Il boss Emilio Di Giovine si rivela alla figlia attraverso una lettera fitta, rapsodica, coinvolgente, dove il ricordo della vita criminale si alterna al racconto della nuova vita sotto protezione. È la confessione di un uomo che è stato a capo di una delle organizzazioni criminali più forti al mondo, che ai suoi luogotenenti fidati ha ordinato omicidi, che si è circondato di donne bellissime, che è riuscito a fuggire dalle carceri di Milano, Barcellona, New York. Fino al giorno in cui si è reso conto che la vita criminale "si scioglieva come neve al sole", e ha deciso di pentirsi, sempre più lontano dall'identità di boss e sempre più vicino a quella di padre. La testimonianza è raccolta da Ombretta Ingrascì, che ripercorre gli incontri con il boss pentito e ne contestualizza la biografia all'interno delle vicende della Milano criminale. Un libro non solo avvincente, ma che apre nuove prospettive per lo studio delle mafie e ha al contempo un valore pedagogico per la tranquilla energia con cui demolisce la mitologia mafiosa.
La scelta di Lea
Lea Garofalo. La ribellione di una donna della 'ndrangheta
di Marika Demaria editore: Melampo Editore
pagine: 176
Una storia di ribellione e coraggio. Accade a Milano: protagonista Lea Garofalo, sequestrata, uccisa e ridotta in cenere dai suoi familiari nel 2009 per aver rotto con una cultura criminale di violenza omertosa. Con lei la figlia, Denise Cosco, che ottiene giustizia ma è costretta a vivere, ventenne, sotto protezione dopo aver denunciato suo padre Carlo, gli zii, il fidanzato e altri due imputati. Sullo sfondo di questo dramma sconvolgente, che si dipana tra la Calabria e la Lombardia, si stagliano omicidi insoluti, traffici di stupefacenti e il profilo di una 'ndrangheta padrona di interi territori. Una storia da incubo, di cui la narrazione asciutta che l'autrice ci trasmette dall'interno del processo diventa documento eccezionale, denuncia insostenibile.
editore: Melampo Editore
pagine: 176
Una storia di ribellione e coraggio. Accade a Milano: protagonista Lea Garofalo, sequestrata, uccisa e ridotta in cenere dai suoi familiari nel 2009 per aver rotto con una cultura criminale di violenza omertosa. Con lei la figlia, Denise Cosco, che ottiene giustizia ma è costretta a vivere, ventenne, sotto protezione dopo aver denunciato suo padre Carlo, gli zii, il fidanzato e altri due imputati. Sullo sfondo di questo dramma sconvolgente, che si dipana tra la Calabria e la Lombardia, si stagliano omicidi insoluti, traffici di stupefacenti e il profilo di una 'ndrangheta padrona di interi territori. Una storia da incubo, di cui la narrazione asciutta che l'autrice ci trasmette dall'interno del processo diventa documento eccezionale, denuncia insostenibile.
Come nuvole nere
Vittime innocenti
di Raffaele Sardo editore: Melampo Editore
pagine: 296
Una Campania inquieta e violenta. Questo libro ne racconta la storia contemporanea attraverso gli occhi e la memoria di chi ne è stato travolto: giornalisti, magistrati, poliziotti, guardie carcerarie e semplici cittadini, prima vittime di fatti tragici, poi infangati o dimenticati. Storie di vittime innocenti della camorra, del terrorismo, del dovere. Storie di uomini coraggiosi. Di familiari lasciati soli che ne hanno raccolto il testimone trasformando il dolore in impegno civile. I racconti compongono così un mosaico di resistenza civile, diverso dalla cronaca e dalla storiografia ufficiale. Restituiscono uno spaccato di un'Italia ferita ma che reagisce, consapevole, coraggiosa e responsabile. Un'Italia rimasta per anni ai margini ma con la piccola presunzione di far diventare le sue testimonianze storia nazionale. Un libro crudo e partecipe, che narra la quotidianità della violenza e canta la normalità delle sue vittime, sottraendole sia all'oblio sia alla retorica del martirio. E che non può lasciarci indifferenti.
editore: Melampo Editore
pagine: 296
Una Campania inquieta e violenta. Questo libro ne racconta la storia contemporanea attraverso gli occhi e la memoria di chi ne è stato travolto: giornalisti, magistrati, poliziotti, guardie carcerarie e semplici cittadini, prima vittime di fatti tragici, poi infangati o dimenticati. Storie di vittime innocenti della camorra, del terrorismo, del dovere. Storie di uomini coraggiosi. Di familiari lasciati soli che ne hanno raccolto il testimone trasformando il dolore in impegno civile. I racconti compongono così un mosaico di resistenza civile, diverso dalla cronaca e dalla storiografia ufficiale. Restituiscono uno spaccato di un'Italia ferita ma che reagisce, consapevole, coraggiosa e responsabile. Un'Italia rimasta per anni ai margini ma con la piccola presunzione di far diventare le sue testimonianze storia nazionale. Un libro crudo e partecipe, che narra la quotidianità della violenza e canta la normalità delle sue vittime, sottraendole sia all'oblio sia alla retorica del martirio. E che non può lasciarci indifferenti.
Mafia a Milano
Sessant'anni di affari e delitti
di Giampiero Rossi, Franco Stefanoni, Mario Portanova editore: Melampo Editore
pagine: 496
La mafia non esiste, dicono i governanti padani, come i loro colleghi del Sud nel secolo scorso. Con poche eccezioni, anche le associazioni imprenditoriali e professionali non la vedono. Chi nega, chi minimizza, chi ostenta stupore di fronte alle indagini che svelano densi intrecci tra criminalità, mondo degli affari e amministratori pubblici. Eppure a Milano e in Lombardia la mafia c'è, ben radicata da oltre mezzo secolo: i pionieri della 'ndrangheta e di Cosa nostra arrivarono negli anni Cinquanta; seguirono gli uomini della camorra e della Sacra corona unita. Da allora ne hanno fatta di strada. "Mafia a Milano" racconta, in modo organico e completo, una storia di successo, di arricchimento, di emancipazione. La stagione dei sequestri di persona, la finanza nera di Sindona e Calvi, l'arresto di Liggio, i colletti bianchi del narcotraffico che facevano riferimento allo "stalliere" di Berlusconi e Dell'Utri, i quartieri di periferia controllati e militarizzati. Fino ai grandi processi degli anni Novanta, conclusi con la condanna di centinaia di boss e soldati ormai naturalizzati nel cuore del nord. Nel nuovo millennio, le cosche dettano legge nei cantieri, accumulano enormi patrimoni immobiliari, guidano holding familiari. Complice il silenzio che li circonda, i clan trapiantati a Milano e dintorni si sono riorganizzati e rafforzati. Per dare l'assalto all'economia e alla politica.
editore: Melampo Editore
pagine: 496
La mafia non esiste, dicono i governanti padani, come i loro colleghi del Sud nel secolo scorso. Con poche eccezioni, anche le associazioni imprenditoriali e professionali non la vedono. Chi nega, chi minimizza, chi ostenta stupore di fronte alle indagini che svelano densi intrecci tra criminalità, mondo degli affari e amministratori pubblici. Eppure a Milano e in Lombardia la mafia c'è, ben radicata da oltre mezzo secolo: i pionieri della 'ndrangheta e di Cosa nostra arrivarono negli anni Cinquanta; seguirono gli uomini della camorra e della Sacra corona unita. Da allora ne hanno fatta di strada. "Mafia a Milano" racconta, in modo organico e completo, una storia di successo, di arricchimento, di emancipazione. La stagione dei sequestri di persona, la finanza nera di Sindona e Calvi, l'arresto di Liggio, i colletti bianchi del narcotraffico che facevano riferimento allo "stalliere" di Berlusconi e Dell'Utri, i quartieri di periferia controllati e militarizzati. Fino ai grandi processi degli anni Novanta, conclusi con la condanna di centinaia di boss e soldati ormai naturalizzati nel cuore del nord. Nel nuovo millennio, le cosche dettano legge nei cantieri, accumulano enormi patrimoni immobiliari, guidano holding familiari. Complice il silenzio che li circonda, i clan trapiantati a Milano e dintorni si sono riorganizzati e rafforzati. Per dare l'assalto all'economia e alla politica.