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Libri di Maurizio Ortolan

Io, sbirro a Palermo

la lotta alla mafia, in prima linea

di Maurizio Ortolan

editore: Zolfo Editore

pagine: 224

La storia vera di un poliziotto romano cata­pultato a Palermo a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa nostra. Ne emerge un racconto avvincente, appassionato, talvolta venato di sottile e ama­ro umorismo, che ci fa rivivere la prosaicità di ogni guerra: quando l’attimo dell’“azione” è preceduto da interminabili giornate di pedina­menti e intercettazioni passate a “studiare il nemico”, a estrarre prove e indizi da un segno all’apparenza insignificante, da un sussurro carpito al telefono, da un silenzio sospetto. Agente di scorta di Francesco Marino Manno­ia e altri “pentiti” di mafia di peso, dattilografo con i giudici di Palermo durante gli interroga­tori, interprete dei “pizzini” di Bernardo Pro­venzano, l’autore ci offre una testimonianza necessaria: inquadra da molto vicino i più importanti episodi della cronaca criminale ita­liana degli ultimi trent’anni. Illumina il confine non sempre netto tra bianco e nero nelle stan­ze fumose della polizia. E rende il giusto tri­buto ai numerosi uomini dello Stato che hanno fatto il proprio dovere, lontani dai riflettori.
17,00

Io, sbirro a Palermo

di Maurizio Ortolan

editore: Melampo Editore

La storia vera di un poliziotto romano catapultato a Palermo a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della
6,99

Io, sbirro a Palermo

di Maurizio Ortolan

editore: Melampo Editore

pagine: 208

La storia vera di un poliziotto romano catapultato a Palermo a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa nostra. Ne emerge un racconto avvincente, appassionato, talvolta venato di sottile e amaro umorismo, che ci fa rivivere la prosaicità di ogni guerra: quando l'attimo dell'"azione" è preceduto da interminabili giornate di pedinamenti e intercettazioni passate a "studiare il nemico", a estrarre prove e indizi da un segno all'apparenza insignificante, da un sussurro carpito al telefono, da un silenzio sospetto. Agente di scorta di Francesco Marino Mannoia e altri "pentiti" di mafia di peso, dattilografo con i giudici di Palermo durante gli interrogatori, interprete dei "pizzini" di Bernardo Provenzano, l'autore ci offre una testimonianza necessaria: inquadra da molto vicino i più importanti episodi della cronaca criminale italiana degli ultimi trent'anni. Illumina il confine non sempre netto tra bianco e nero nelle stanze fumose della polizia. E rende il giusto tributo ai numerosi uomini dello Stato che hanno fatto il proprio dovere, lontani dai riflettori.
16,00

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