Zolfo Editore: Le storie
Quattro centesimi a riga
Morire di giornalismo
di Lucio Luca editore: Zolfo Editore
pagine: 304
“Ma che vuol dire ‘stare in prima linea’? Che facciamo bene il nostro mestiere,
non abbiamo paura di raccontare, che facciamo domande ai potenti?
E per questo saremmo degli eroi? Non siamo eroi, siamo solo gente che ci crede ancora”
editore: Zolfo Editore
pagine: 304
“Ma che vuol dire ‘stare in prima linea’? Che facciamo bene il nostro mestiere,
non abbiamo paura di raccontare, che facciamo domande ai potenti?
E per questo saremmo degli eroi? Non siamo eroi, siamo solo gente che ci crede ancora”
Venezia, atto finale
Veder morire una città
di Petra Reski editore: Zolfo Editore
pagine: 320
Venezia è tante cose; per Petra Reski è in primo luogo la sua patria adottiva. Da almeno tre decenni, però, vivere a Venezia significa assistere alla sua morte. L'autrice ne fa un ritratto malinconico, mai infiorettato e sempre sincero. Denuncia lo «stupro» della città a opera del turismo di massa, la speculazione immobiliare, l'inquinamento generato dalle multinazionali crocieristiche e gli effetti del cambiamento climatico, l'esodo dei veneziani e il tracollo delle botteghe storiche, la corruzione delle classi dirigenti e il fallimento della politica nella gestione dell’acqua alta.Temi che si intrecciano ai racconti che restituiscono un'immagine intima della Laguna, alle esperienze personali, agli incontri con veneziani, amici, vicini e con lo stesso compagno di vita. E poi letture, eventi storici e d'arte che rivelano la cultura, la bellezza e i valori della città. Con ironia, verve e passione, Petra Reski ricostruisce il passato di Venezia, svelandone segreti e mostrando retroscena politici, e si interroga sul suo futuro.
Traduzione italiana di Stefano Porreca
dall'edizione tedesca Als ich einmal in den Canal Grande fiel. Vom Leben in Venedig, Droemer Verlag (2021)
Traduttore editoriale dal tedesco, specializzato in giornalismo politico, d'inchiesta e ambientale. Traduce opere di saggistica (arte, critica letteraria, filosofia, storia, tematiche ambientali e politico-sociali), reportage e articoli giornalistici, opuscoli e cataloghi d'arte. Collabora, tra gli altri, con la giornalista e scrittrice tedesca Petra Reski, «MicroMega», il Blog di Beppe Grillo e «Antimafia Duemila». È co-autore e curatore della monografia «Classico: storia e contenuto di un concetto letterario» (Cleup, 2014).
editore: Zolfo Editore
pagine: 320
Venezia è tante cose; per Petra Reski è in primo luogo la sua patria adottiva. Da almeno tre decenni, però, vivere a Venezia significa assistere alla sua morte. L'autrice ne fa un ritratto malinconico, mai infiorettato e sempre sincero. Denuncia lo «stupro» della città a opera del turismo di massa, la speculazione immobiliare, l'inquinamento generato dalle multinazionali crocieristiche e gli effetti del cambiamento climatico, l'esodo dei veneziani e il tracollo delle botteghe storiche, la corruzione delle classi dirigenti e il fallimento della politica nella gestione dell’acqua alta.Temi che si intrecciano ai racconti che restituiscono un'immagine intima della Laguna, alle esperienze personali, agli incontri con veneziani, amici, vicini e con lo stesso compagno di vita. E poi letture, eventi storici e d'arte che rivelano la cultura, la bellezza e i valori della città. Con ironia, verve e passione, Petra Reski ricostruisce il passato di Venezia, svelandone segreti e mostrando retroscena politici, e si interroga sul suo futuro.
Traduzione italiana di Stefano Porreca
dall'edizione tedesca Als ich einmal in den Canal Grande fiel. Vom Leben in Venedig, Droemer Verlag (2021)
Traduttore editoriale dal tedesco, specializzato in giornalismo politico, d'inchiesta e ambientale. Traduce opere di saggistica (arte, critica letteraria, filosofia, storia, tematiche ambientali e politico-sociali), reportage e articoli giornalistici, opuscoli e cataloghi d'arte. Collabora, tra gli altri, con la giornalista e scrittrice tedesca Petra Reski, «MicroMega», il Blog di Beppe Grillo e «Antimafia Duemila». È co-autore e curatore della monografia «Classico: storia e contenuto di un concetto letterario» (Cleup, 2014).
Matteo va alla guerra
La mafia e le stragi del ’92. Come tutto ha inizio
di Giacomo Di Girolamo editore: Zolfo Editore
pagine: 288
«Siamo qualcosa di nuovo, ma anche di antico.
Noi siamo quelli che ingoiano i segreti d’Italia,
noi siamo il labirinto».
editore: Zolfo Editore
pagine: 288
«Siamo qualcosa di nuovo, ma anche di antico.
Noi siamo quelli che ingoiano i segreti d’Italia,
noi siamo il labirinto».
Processo a Pasolini
Un poeta da sbranare
di Umberto Apice editore: Zolfo Editore
pagine: 176
“Confesso che la vita di Pasolini mi fa paura. Non riesco a pensare che ciò che è accaduto a lui non possa accadere più, perché le vie della persecuzione sono infinite”
Roberto Saviano
editore: Zolfo Editore
pagine: 176
“Confesso che la vita di Pasolini mi fa paura. Non riesco a pensare che ciò che è accaduto a lui non possa accadere più, perché le vie della persecuzione sono infinite”
Roberto Saviano
L'antimafia tradita
Riti e maschere di una rivoluzione mancata
di Franco La Torre editore: Zolfo Editore
pagine: 256
“Oggi l’antimafia sembra essere diventata uno stanco rito dove sempre le stesse persone ricordano i caduti di una terribile guerra. Perché è successo questo?”
editore: Zolfo Editore
pagine: 256
“Oggi l’antimafia sembra essere diventata uno stanco rito dove sempre le stesse persone ricordano i caduti di una terribile guerra. Perché è successo questo?”
Il terzino cannoniere
Le gesta di Giacinto Facchetti nell’Italia che cambia
di Massimo Arcidiacono editore: Zolfo Editore
pagine: 216
“Quei nomi, innanzitutto. Antichi. Guerrieri o gentili, reminiscenze greche e latine, di gentes romane, ricordo di uomini arditi, di fiori profumati. Giuliano, Tarcisio, Giacinto, Aristide, Armando... Nomi di italiani in gita. Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin (poi Bedin), Guarneri, Picchi. Non è una formazione, è una filastrocca generazionale. Non è una squadra di calcio, è una nenia di mamma, di quelle che ti fanno coraggio, l’auspicio bambino di una notte serena e di un giorno migliore. È un pezzo di storia collettiva”.
editore: Zolfo Editore
pagine: 216
“Quei nomi, innanzitutto. Antichi. Guerrieri o gentili, reminiscenze greche e latine, di gentes romane, ricordo di uomini arditi, di fiori profumati. Giuliano, Tarcisio, Giacinto, Aristide, Armando... Nomi di italiani in gita. Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin (poi Bedin), Guarneri, Picchi. Non è una formazione, è una filastrocca generazionale. Non è una squadra di calcio, è una nenia di mamma, di quelle che ti fanno coraggio, l’auspicio bambino di una notte serena e di un giorno migliore. È un pezzo di storia collettiva”.
L'arte della salvezza
storia favolosa di Marck Art
di Carmelo Sardo editore: Zolfo Editore
pagine: 384
“La storia siciliana di Marco Urso che divenne Marck Art - con le sue peripezie degne di Pinocchio o di Giufà, ostacoli e
cadute, resurrezioni e fortune - non è una favola, ma il racconto di una favola”.
Gaetano Savatteri
editore: Zolfo Editore
pagine: 384
“La storia siciliana di Marco Urso che divenne Marck Art - con le sue peripezie degne di Pinocchio o di Giufà, ostacoli e
cadute, resurrezioni e fortune - non è una favola, ma il racconto di una favola”.
Gaetano Savatteri
La mafia che canta
i neomelodici, il loro popolo, le loro piazze
di Calogero Ferrara, Francesco Petruzzella editore: Zolfo Editore
pagine: 208
“Prima della festa, i picciotti vengono sguinzagliati per le strade con il compito di estorcere somme di denaro ai commercianti del quartiere. Il principale appuntamento, quello più atteso ma anche quello economicamente più impegnativo, sarà sempre lo stesso: il concerto dei neomelodici in piazza”.
editore: Zolfo Editore
pagine: 208
“Prima della festa, i picciotti vengono sguinzagliati per le strade con il compito di estorcere somme di denaro ai commercianti del quartiere. Il principale appuntamento, quello più atteso ma anche quello economicamente più impegnativo, sarà sempre lo stesso: il concerto dei neomelodici in piazza”.
Onda su onda
storie e canzoni nell'estate degli italiani
di Enzo Gentile editore: Zolfo Editore
pagine: 408
“Musica ovunque, a partire da quell’estate, e per tutte quelle che sarebbero seguite. Una colonna sonora continua, avvolgente, canzoni e suoni nelle mie orecchie, e le antenne alzate, a cercarne ancora. Ora e sempre. Ogni estate, un nuovo giro, e non mi sono ancora fermato.
La stagione dell’amore e della musica, l’estate dello spirito e del gioco, un brivido caldo che corre sulla pelle e diffonde il profumo inconfondibile delle vibrazioni positive, del sogno, della libertà”
editore: Zolfo Editore
pagine: 408
“Musica ovunque, a partire da quell’estate, e per tutte quelle che sarebbero seguite. Una colonna sonora continua, avvolgente, canzoni e suoni nelle mie orecchie, e le antenne alzate, a cercarne ancora. Ora e sempre. Ogni estate, un nuovo giro, e non mi sono ancora fermato.
La stagione dell’amore e della musica, l’estate dello spirito e del gioco, un brivido caldo che corre sulla pelle e diffonde il profumo inconfondibile delle vibrazioni positive, del sogno, della libertà”
A sud del Sud
viaggio dentro la Calabria tra i diavoli e i resistenti
di Giuseppe Smorto editore: Zolfo Editore
pagine: 176
La Calabria è una regione data per perduta nell’immaginario del Paese, afflitta da un’eterna emergenza criminale. Ma il suo problema è anche quello di non sapersi raccontare, di essere raccontata male, di non essere raccontata per niente. Perché la Calabria è fatta anche di mille storie positive, di realtà resistenti che la cronaca nera spesso oscura. L’autore svela l’altra faccia della terra dell’emergenza. Là dove è mancato lo Stato, dove le cosche hanno comandato a lungo, è nata una generazione dell’impegno e del coraggio: coraggio è aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato, organizzare un mondiale di vela nel mare con l’onda perfetta, o un festival sulla spiaggia. Sono forme di ribellione cresciute sottovoce, lontane da stereotipi e da una politica miope e indifferente, se non corrotta e collusa con la ’ndrangheta. Storia dopo storia, il libro diventa un viaggio oltre i numeri dell’economia, quasi sempre spietati, alla scoperta della bellezza che le statistiche non vedono, tra luoghi e progetti di rinascita, tra tante vite finora sconosciute.
editore: Zolfo Editore
pagine: 176
La Calabria è una regione data per perduta nell’immaginario del Paese, afflitta da un’eterna emergenza criminale. Ma il suo problema è anche quello di non sapersi raccontare, di essere raccontata male, di non essere raccontata per niente. Perché la Calabria è fatta anche di mille storie positive, di realtà resistenti che la cronaca nera spesso oscura. L’autore svela l’altra faccia della terra dell’emergenza. Là dove è mancato lo Stato, dove le cosche hanno comandato a lungo, è nata una generazione dell’impegno e del coraggio: coraggio è aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato, organizzare un mondiale di vela nel mare con l’onda perfetta, o un festival sulla spiaggia. Sono forme di ribellione cresciute sottovoce, lontane da stereotipi e da una politica miope e indifferente, se non corrotta e collusa con la ’ndrangheta. Storia dopo storia, il libro diventa un viaggio oltre i numeri dell’economia, quasi sempre spietati, alla scoperta della bellezza che le statistiche non vedono, tra luoghi e progetti di rinascita, tra tante vite finora sconosciute.
A quattordici smetto
ragazzi senza più paura
di Livia Pomodoro editore: Zolfo Editore
pagine: 208
"In queste storie non c'è proprio nulla di inventato: sono tutte dolorosamente vere.
Tra successi e delusioni mi sono accostata a questi ragazzi con l'animo e le intenzioni di chi ama l'umanità.
Mi appartengono tutti".
editore: Zolfo Editore
pagine: 208
"In queste storie non c'è proprio nulla di inventato: sono tutte dolorosamente vere.
Tra successi e delusioni mi sono accostata a questi ragazzi con l'animo e le intenzioni di chi ama l'umanità.
Mi appartengono tutti".
Tanto tu torni sempre
Ines Figini. La vita oltre il lager
di Giovanna Caldara, Mauro Colombo editore: Zolfo Editore
pagine: 216
Quando fu deportata Ines Figini aveva meno di 22 anni. Non era ebrea, partigiana o antifascista, ma si era schierata a favore di alcuni compagni di lavoro durante uno sciopero. Così finì nei lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbrück e infine in un ospedale militare, dove trascorse un anno e mezzo.Ha atteso più di cinquant’anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda, ora raccontata in questo libro. È la storia di una famiglia ma è anche una storia di fabbriche; e di una città, Como, punto strategico per le forze nazifasciste. Di treni che partivano per mete ignote e di luoghi in cui l’umanità si divideva tra vittime e carnefici, fino a negare se stessa. È la storia di una persona a cui il lager non ha rubato l’anima. Che ogni anno è tornata là dove era stata reclusa. E che, pur ricordando, nonostante tutto, ha perdonato.
editore: Zolfo Editore
pagine: 216
Quando fu deportata Ines Figini aveva meno di 22 anni. Non era ebrea, partigiana o antifascista, ma si era schierata a favore di alcuni compagni di lavoro durante uno sciopero. Così finì nei lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbrück e infine in un ospedale militare, dove trascorse un anno e mezzo.Ha atteso più di cinquant’anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda, ora raccontata in questo libro. È la storia di una famiglia ma è anche una storia di fabbriche; e di una città, Como, punto strategico per le forze nazifasciste. Di treni che partivano per mete ignote e di luoghi in cui l’umanità si divideva tra vittime e carnefici, fino a negare se stessa. È la storia di una persona a cui il lager non ha rubato l’anima. Che ogni anno è tornata là dove era stata reclusa. E che, pur ricordando, nonostante tutto, ha perdonato.