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I mandarini di Ciaculli

I mandarini di Ciaculli
Titolo I mandarini di Ciaculli
Sottotitolo Una saga familiare nella Sicilia del dopoguerra
Autore
Prefazione
Collana Le storie, 28
Editore Zolfo Editore
Formato
libro Libro
Pagine 816
Pubblicazione 09/2022
ISBN 9788832206401
 
24,00
 
Disponibilità immediata

Una storia vera, vissuta in una frontiera del mondo. Protagonista una famiglia siciliana che nel pieno delle guerre di mafia lotta per liberare la propria terra. Una grande saga, tratteggiata con l’arancione intenso dei mandarini tardivi di Ciaculli, sotto il sole di Sicilia. Agrumi profumatissimi coltivati nella Tenuta Favarella, residuo della mitica Conca d’Oro.

Con le armi della legge e della fiducia nella verità e nello Stato, i Tagliavia – eredi di un’illustre tradizione marittima e del patrimonio trasmesso dall’ultimo armatore – hanno dovuto contrastare la prepotenza criminale di Cosa nostra e dei boss Michele e Salvatore Greco, lungo un’aspra e tormentata battaglia giudiziaria condotta per affermare il sacrosanto diritto sulle proprie terre.

In questo libro, per la prima volta, viene raccontata un’epopea civile dimenticata del secondo dopoguerra italiano, intrecciando ricordi privati d’infanzia e giovinezza, amori e disincanti dei componenti della famiglia Tagliavia con vicende politiche locali e nazionali. Senza che mai lo sguardo dell’autore abbandoni il filo della narrazione di quella coraggiosa sfida. Una sfida che è anche una finestra che si riapre su una speranza di un futuro diverso.

 

 

Quarta di copertina

«I mandarini di Ciaculli è un romanzo, un giallo politico finanziario, una saga familiare, con paesaggi e personaggi che rimbalzano di continuo tra idealismo, illusioni e nostalgia, mentre la modernità avanza. Questo libro è quello che ancora non era stato tentato: il seguito del Gattopardo».

Enrico Deaglio

Biografia dell'autore

Roberto Tagliavia

Roberto Tagliavia è stato funzionario del Partito comunista italiano per dieci anni. Tornato a lavorare nell’agenzia marittima di famiglia dal 1984 al 1992, è rientrato nella vita politica a sostegno del primo governo regionale con assessori del Pci, nato in Sicilia dopo la strage di Capaci. Terminata l’esperienza del governo Campione, ha fatto parte dello staff del gruppo parlamentare Pci nell’Assemblea regionale siciliana, dove è rimasto fin dopo la costituzione del gruppo parlamentare del Pd. È autore di Mai più terra dei silenzi, un dialogo con lo storico Francesco Renda sulle vicende politiche siciliane.

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