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Zolfo Editore: Le storie

Un’indagine pericolosa

Un maresciallo e gli intrighi di Capaci

di Giuseppe Lo Bianco

editore: Zolfo Editore

pagine: 168

Capaci, il paese siciliano della grande strage del 1992. Qui si svolge una storia semplice e allo stesso tempo incredibilmente intrica­ta. Paolo Conigliaro, maresciallo e comandan­te della stazione dei carabinieri, indagando su faccende relative alla progettazione di un centro commerciale, si imbatte in un groviglio di inte­ressi e irregolarità, connivenze e complicità. Credendo di fare il proprio dovere continua a investigare, ma si trova avviluppato in una tra­ma politico-affaristica dove entrano in scena figure picaresche di paese e potenti venuti da fuori, riottosi colleghi e affettati superiori, im­portanti studi legali e procure distratte, avven­turieri noti alle cronache e imprenditori già sci­volati in inchieste poliziesche. Tra comparse e protagonisti, nomi che portano ad altri nomi e ad altri nomi ancora. Anche a quelli di un’anti­mafia finta e mistificatrice. In un surreale rovesciamento delle parti, que­sta è una storia in cui l’investigatore viene tra­scinato a giudizio e diventa l’indagato. Con una sola colpa: voler capire.
16,00

La scelta di Lea

Lea Garofalo. La ribellione di una donna alla 'ndrangheta

di Marika Demaria

editore: Zolfo Editore

pagine: 200

Una storia di ribellione e coraggio. Accade a Mi­lano: la testimone di giustizia Lea Garofalo viene sequestrata, uccisa e ridotta in cenere. Una ven­detta compiuta, a vario titolo, dall’ex compagno Carlo Cosco, dai suoi fratelli e da tre complici; Cosco non accettava che Lea Garofalo avesse deciso di rompere con una cultura criminale di violenza e omertà. Da quel 24 novembre 2009, il testimone di coraggio passa da Lea alla figlia Denise, che ottiene giustizia ma che, da allora, è costretta a vivere sotto protezione dopo aver de­nunciato i responsabili della morte della madre. Sullo sfondo di questo dramma sconvolgente, che si dipana tra la Calabria e la Lombardia, si stagliano omicidi insoluti, traffici di stupefacenti e il profilo di una criminalità organizzata padrona di interi territori. Una storia da incubo, di cui la narrazione asciut­ta che l’autrice ci trasmette dall’interno del pro­cesso diventa documento eccezionale, denuncia insostituibile.
16,00

Contro le barbarie

Scritti politici e civili

di Giorgio Strehler, Stella Casiraghi

editore: Zolfo Editore

pagine: 280

«L’Europa è ancora tutta da inventare ma è già un meraviglioso Paese unitario, fatto di bellezze naturali, idee, architetture, musiche: un corpo in cui i cromosomi e i geni di ciascun popolo concorrono con le loro qualità più alte a definir­ne i caratteri… Io credo che se l’intelligenza, il senso della storia, la capacità intellettuale reg­geranno le strutture dell’Unione Europea, sarà gettato un seme fecondo per la nascita di una nuova Patria». Negli ultimi anni di vita Giorgio Strehler scrive queste parole che sentiamo bruciare sulla no­stra pelle. Non è andata così, l’Europa arranca e i conflitti dilagano. Le pagine che pubblichia­mo mettono in scena molte delle sue riflessioni civili – e in qualche misura anche politiche – che abbracciano oltre cinquant’anni di storia del nostro Paese (1942-1997). Le proponiamo a venticinque anni dalla scom­parsa del regista, rivisitando amaramente i grandi temi del suo impegno che sono stati la strada maestra per riaffermare i valori di un an­tico e nuovo Umanesimo europeo. Così vi leg­giamo lo sconcerto per le illusioni infrante del­la Resistenza, l’insofferenza per la perdita del senso delle istituzioni, l’avvilimento di fronte al propagarsi dell’indifferenza sociale, la rabbia per i continui tentativi del sistema di relegare la cultura al suo servizio. Sino all’ultimo, Strehler non smette di ribadire nel dibattito politico e civile il ruolo centrale della cultura.  
18,00

L’ostaggio

Renato Cortese, da cacciatore a preda. Storia surreale di un poliziotto

di Enrico Bellavia

editore: Zolfo Editore

pagine: 248

Una vita contro la mafia, intrappolata nella ragnatela di una spy story molto italiana. Renato Cortese, il superpoliziotto che arrestò Bernardo Provenzano dopo 43 anni di latitan­za, è finito suo malgrado al centro dell’intrigo internazionale che ruota intorno alla figura dell’oligarca kazako Mukhtar Ablyazov. Un ri­cercato da catturare, fuggito all’estero con una borsa piena di miliardi di euro o un sedicen­te oppositore che manovra per deporre il re­gime nell’ex Repubblica sovietica? O, come è più probabile, entrambe le cose. Nel gorgo di una bufera politica, nella tempesta di una cam­pagna mediatica, in una giostra di paradossi diplomatico-giudiziari, la vicenda kafkiana che ha sconvolto la vita dell’investigatore più famo­so d’Italia. Fermato da un’accusa infamante a un passo dal raccogliere i frutti di una carriera in prima linea.
17,00

Il lungo assedio

La lotta al terrorismo. Diario operativo della Sezione Speciale Anticrimine dei Carabinieri di Roma

di Domenico Di Petrillo

editore: Zolfo Editore

Non solo un diario operativo, quasi un diario di guerra. Sulle auto civetta tra Torino e Bologna, nei pedinamenti estenuanti e forsennati per le vie della Capitale, o sulle tracce dei brigatisti riparati a Parigi. Fino alla fine, all’operazione “Olocausto”, una tra le più lunghe imprese investigative della lotta al terrorismo, che spazzò via l’organizzazione eversiva Brigate rosse. Domenico Di Petrillo ci consegna date, nomi, scenari operativi, risultati e arresti. Ripercorre i contorni di un’epoca e la cronaca documentata di un conflitto condotto dal 1978 al 1989: per anni lui, allora tenente colonnello, e gli uomini della Sezione Speciale Anticrimine dei Carabinieri di Roma hanno combattuto un nemico forte di armi, di ideologie distorte e pure di consenso. Una guerra divampata tra fabbriche e università, nelle strade. Da un lato un esercito clandestino affascinato dal mito della P38 e responsabile di un’infinita catena di morti ammazzati; dall’altro le avanguardie istituzionali, un esercito per nulla clandestino eppure costretto a missioni sotto copertura. Ragazzi poco più che ventenni che dovettero costruirsi sul campo un’abilità e una professionalità proprie, per sfidare un fenomeno sconosciuto e sanguinoso, per decrittare volantini e comunicati, per capire sigle, linguaggi e abitudini. Di tutto l’autore ci mette a parte, di durezze e di passioni, di sacrifici e di tensioni; dei silenzi davanti alla stampa, ai cittadini, ai familiari; dell’umanità e dell’onore dei suoi uomini. E soprattutto della memoria delle vittime.
20,00

Se muoio, sopravvivimi

Lia Pipitone, uccisa dalla mafia perché si ribellò al padre boss

di Alessio Cordaro, Salvo Palazzolo

editore: Zolfo Editore

pagine: 240

Questa è la storia della figlia di un padrino e della sua ribellione soffocata. Lo hanno svelato i pentiti: Lia Pipitone venne uccisa per ordine della mafia, con il consenso del padre, uno dei boss più fedeli a Totò Riina e Bernardo Provenzano. La accusavano di avere intrattenuto una relazione extraconiugale. Ma dopo un processo il padre è stato scagionato e il giallo è rimasto irrisolto.L’indagine di un figlio e di un giornalista ha riaperto il caso della giovane assassinata a Palermo il 23 settembre 1983 durante una finta rapina. Il giorno dopo l’omicidio il più caro amico di Lia si suicidò: così recita la versione ufficiale dei fatti, che continua a essere carica di misteri e messinscene architettate dai boss. Perché il gotha di Cosa nostra arrivò a tanto? Di che cosa aveva paura?Alessio Cordaro, il figlio di Lia, nel 1983 aveva quattro anni. Questo libro è il suo diario, alla ricerca della verità sulla morte della madre. È anche un’indagine giornalistica vecchio stile di Salvo Palazzolo: il clan dell’Acquasanta, a cui apparteneva Antonino Pipitone, il padre della ragazza uccisa, ha segnato l’ascesa, gli affari e i delitti eccellenti della Cosa nostra «corleonese». Questo libro ha portato alla condanna di due capimafia che ordinarono l’omicidio della giovane. Ma la battaglia per Lia non è ancora finita.
17,00

I mandarini di Ciaculli

Una saga familiare nella Sicilia del dopoguerra

di Roberto Tagliavia

editore: Zolfo Editore

pagine: 816

Una storia vera, vissuta in una frontiera del mondo. Protagonista una famiglia siciliana che nel pieno delle guerre di mafia lotta per liberare la propria terra. Una grande saga, tratteggiata con l’arancione intenso dei mandarini tardivi di Ciaculli, sotto il sole di Sicilia. Agrumi profumatissimi coltivati nella Tenuta Favarella, residuo della mitica Conca d’Oro. Con le armi della legge e della fiducia nella verità e nello Stato, i Tagliavia – eredi di un’illustre tradizione marittima e del patrimonio trasmesso dall’ultimo armatore – hanno dovuto contrastare la prepotenza criminale di Cosa nostra e dei boss Michele e Salvatore Greco, lungo un’aspra e tormentata battaglia giudiziaria condotta per affermare il sacrosanto diritto sulle proprie terre. In questo libro, per la prima volta, viene raccontata un’epopea civile dimenticata del secondo dopoguerra italiano, intrecciando ricordi privati d’infanzia e giovinezza, amori e disincanti dei componenti della famiglia Tagliavia con vicende politiche locali e nazionali. Senza che mai lo sguardo dell’autore abbandoni il filo della narrazione di quella coraggiosa sfida. Una sfida che è anche una finestra che si riapre su una speranza di un futuro diverso.  
24,00

Quattro centesimi a riga

Morire di giornalismo

di Lucio Luca

editore: Zolfo Editore

pagine: 304

“Ma che vuol dire ‘stare in prima linea’? Che facciamo bene il nostro mestiere, non abbiamo paura di raccontare, che facciamo domande ai potenti? E per questo saremmo degli eroi? Non siamo eroi, siamo solo gente che ci crede ancora”
18,00

Venezia, atto finale

Veder morire una città

di Petra Reski

editore: Zolfo Editore

pagine: 320

Venezia è tante cose; per Petra Reski è in primo luogo la sua patria adottiva. Da almeno tre decenni, però, vivere a Venezia significa assistere alla sua morte. L’autrice ne fa un ritratto malinconico, mai infiorettato e sempre sincero. Denuncia lo «stupro» della città a opera del turismo di massa, la speculazione immobiliare, l’inquinamento generato dalle multinazionali crocieristiche e gli effetti del cambiamento climatico, l’esodo dei veneziani e il tracollo delle botteghe storiche, la corruzione delle classi dirigenti e il fallimento della politica nella gestione dell’acqua alta.Temi che si intrecciano ai racconti che restituiscono un’immagine intima della Laguna, alle esperienze personali, agli incontri con veneziani, amici, vicini e con lo stesso compagno di vita. E poi letture, eventi storici e d’arte che rivelano la cultura, la bellezza e i valori della città. Con ironia, verve e passione, Petra Reski ricostruisce il passato di Venezia, svelandone segreti e mostrando retroscena politici, e si interroga sul suo futuro.   Traduzione italiana di Stefano Porreca dall’edizione tedesca Als ich einmal in den Canal Grande fiel. Vom Leben in Venedig, Droemer Verlag (2021)
18,00

Matteo va alla guerra

La mafia e le stragi del ’92. Come tutto ha inizio

di Giacomo Di Girolamo

editore: Zolfo Editore

pagine: 288

«Siamo qualcosa di nuovo, ma anche di antico. Noi siamo quelli che ingoiano i segreti d’Italia, noi siamo il labirinto».
18,00

Uomini soli

Pio La Torre e Carlo Alberto dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

di Attilio Bolzoni

editore: Zolfo Editore

pagine: 296

«Li ho visti da vivi e li ho visti da morti. Ho conosciuto molti dei personaggi che hanno incrociato le loro esistenze tormentate, i pochi amici, i tanti nemici, il branco degli indifferenti. Prima di iniziare a scrivere, ho raccolto vecchie istruttorie e qualche sentenza. Ma poi ho provato un disagio profondo a leggere sempre gli stessi nomi, gli stessi mandanti delitto dopo delitto e strage dopo strage. Non sono arrivato in fondo. Non ce l’ho fatta. Sapevo già come finiva la storia di questi uomini soli». Attilio Bolzoni
18,00

Processo a Pasolini

Un poeta da sbranare

di Umberto Apice

editore: Zolfo Editore

pagine: 176

“Confesso che la vita di Pasolini mi fa paura. Non riesco a pensare che ciò che è accaduto a lui non possa accadere più, perché le vie della persecuzione sono infinite” Roberto Saviano
16,00

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