Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Melampo Editore: Le storie

Generazione Rosarno

di Serena Uccello

editore: Melampo Editore

pagine: 264

Ecco la vera frontiera della lotta alle mafie, dove cadono in pezzi i luoghi comuni. Si può nascere in una famiglia di 'ndrangheta eppure scegliere una strada alternativa e rigettare la violenza? Si può amare un padre in carcere e riuscire lo stesso a prenderne le distanze, immaginando per sé un destino diverso, di libertà e di rispetto vero? Sì, raccontano le emozionanti pagine di Generazione Rosarno, viaggio di speranza e meraviglia in quella parte di Calabria che i clan più potenti considerano da sempre loro regno incontrastato. Vive e pulsa in questo libro una scuola superiore in cui vengono abbattuti antichi e nuovi pregiudizi e privilegi, dove non esistono figli di boss né figli di collaboratori o di testimoni di giustizia, dove mille ragazzi e ragazze si ritrovano ogni mattina tutti uguali, senza dover sopportare il peso delle storie personali. Dove una leggerezza gentile e sconosciuta è capace di generare nuova cultura. Una scuola che è un autentico fortino piantato in una periferia geografica e sociale, da cui insegna le opportunità e le promesse del mondo.Si chiama Rosarno ma diventa alla fine simbolo di tutto il Sud: Rosarno come Reggio Calabria, come Napoli, come Palermo.
16,00

I ragazzi di Regalpetra

di Gaetano Savatteri

editore: Melampo Editore

pagine: 336

Questa, più che una storia di mafia, è la storia di un gruppo di ragazzi, cresciuti nella Sicilia degli anni Ottanta, compagni di gioco sullo stesso campetto di terra battuta, che si allontanano fino a diventare nemici. I ragazzi di Regalpetra racconta la lunga guerra di mafia che agli inizi degli anni Novanta insanguinò una parte della Sicilia. E il conflitto, che vedeva amici di un tempo gli uni contro gli altri, esplose anche nei luoghi di Leonardo Sciascia, il grande scrittore che proprio sessant'anni fa fece letteratura delle cronache del suo paese con Le parrocchie di Regalpetra. Riconnettendosi idealmente a quelle cronache paesane, Gaetano Savatteri ricostruisce come il seme della violenza sia germogliato. Un libro-verità, con nomi e cognomi, vittime e carnefici, di uno scontro che provocò decine di morti. "Una delle più interessanti storie di mafia che abbia letto", come scrive nella sua prefazione lo storico Salvatore Lupo, autore di studi fondamentali su Cosa Nostra. Savatteri aveva conosciuto quei ragazzi, diventati adulti e mafiosi. È andato a cercarli nelle tane da pentiti dove vivono nascosti o nelle galere dove scontano ergastoli. Per tentare di capire come siano potuti diventare avversari, seminando lutti e dolori che alla fine hanno devastato le vite di tutti.
16,00

Il sindaco gentile

Gli appalti, la camorra e un uomo onesto. La storia di Marcello Torre

di Marcello Ravveduto

editore: Melampo Editore

pagine: 296

"La storia della camorra è disordinata, anarchica. Eppure c'è una data, l'11 dicembre del 1980, che fa da spartiacque per i clan come per l'Italia civile. Quel mattino venne ucciso a Pagani, in provincia di Salerno, il sindaco gentiluomo Marcello Torre. Democristiano indipendente, avvocato anche di camorristi, Torre si stava opponendo, da pubblico amministratore, a uno dei più grandiosi progetti di conquista criminale del Novecento: le mani della camorra sui lavori della ricostruzione dopo il terremoto che nemmeno venti giorni prima aveva squassato l'lrpinia. Per questo venne eliminato brutalmente su ordine di Raffaele Cutolo. In fretta, di corsa. Colpito per educare tutti gli altri amministratori che avessero voluto imitarlo. I clan campani arricchiti dal traffico di stupefacenti erano avviati al salto di qualità: far nascere la camorra-impresa, entrare nel settore legale e da lì rovesciare i rapporti con le istituzioni. Sulla memoria di Torre cadde un silenzio di imbarazzo e di vendetta. Specialmente a Pagani. La sua famiglia che chiedeva giustizia fu a lungo isolata. Si arrivò perfino, caso assolutamente unico, a intitolargli una piazza e a revocare l'intitolazione il giorno dopo. II libro ricostruisce quei fatti apparentemente lontani, ma che ancora bruciano nella carne viva del Paese". Nando dalla Chiesa
15,00

Il giovedì di Augusto

Milano 1990-2014

editore: Melampo Editore

pagine: 384

La straordinaria avventura del Giovedì ora è un libro speciale di testi e immagini di grande formato. Per 25 anni Augusto Bianchi, avvocato e uomo di teatro, ogni giovedì, ha accolto migliaia di persone offrendo, oltre alla cena, incontri e spettacoli di artisti, musicisti, letterati, intellettuali e politici, trasformando la sua casa di Corso Venezia a Milano in un'area «ludico resistenziale» in cui hanno trovato ospitalità i valori della cultura civile e progressista. Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Vittorio Gassman, Silvio Orlando, Antonio Albanese, Paco Ignacio Taibo II, Alda Merini, Tiziano Terzani, Ricky Gianco, Gherardo Colombo, Stefano Rodotà sono solo alcuni degli invitati più noti.Il premio letterario del Giovedì, intitolato a Marisa Rusconi, è stato il primo riconoscimento per autori poi divenuti importanti, come Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Simonetta Agnello Hornby. Nel 2012 al Giovedì è stato attribuito l’Ambrogino per i suoi meriti culturali.Hanno contributo alla realizzazione del libro vari amici che con i loro scritti hanno voluto ricordare il significato del Giovedì. Tra gli altri: Elena Cattaneo, Giuliano Pisapia, Dario Fo, Giorgio Galli, Giuliano Turone, Nando dalla Chiesa, Moni Ovadia, Elio De Capitani, Gaetano Liguori.  
35,00

Tutti gli uomini del generale

La storia inedita della lotta al terrorismo

di Fabiola Paterniti

editore: Melampo Editore

pagine: 232

Chi sono gli uomini che hanno combattuto in prima fila il terrorismo negli anni di piombo? Chi sono gli uomini che agli ordini del generale Carlo Alberto dalla Chiesa hanno indagato, rischiato, vissuto come clandestini, servito il Paese e la democrazia, per essere dimenticati dopo l'uccisione del loro comandante passato a combattere la mafia? Questo libro racconta per la prima volta la lotta al terrorismo attraverso la voce dei protagonisti che sostennero il peso di un impegno senza limiti. Ne nasce una storia sincera, per molti aspetti nuova, che smonta sospetti e ricostruzioni fantasiose e restituisce il senso di una grande e generosa esperienza collettiva. Che rivela la strategia di contrasto e il lavoro investigativo, i contesti ostili e le scelte più difficili, ricordando anche i rischi e i sacrifici personali. Vivono in questa testimonianza appassionante la memoria di una stagione insanguinata, l'amarezza per le calunnie subite in silenzio, l'orgoglio di uomini consapevoli di avere difeso vittoriosamente lo Stato che li ha dimenticati, animati dalla stessa certezza: che lo rifarebbero.
16,00

Prima di tutto, la scuola

di Chiara Acciarini, Alba Sasso

editore: Melampo Editore

pagine: 173

Della scuola italiana si parla molto. È naturale: riguarda quasi nove milioni di studenti, oltre un milione di lavoratori, circa diciassette milioni di genitori. Quasi metà della popolazione italiana. Quello che è meno naturale è che se ne dicano cose tanto diverse e contrastanti. Questo libro è nato dall'idea che occorre affrontare la discussione sul rinnovamento della nostra scuola partendo da qualche certezza e da qualche speranza. Descrivendola com'è realmente, nei numeri e nei dati qualitativi; e non come compare negli spot ministeriali o, al contrario, nella pubblicistica della "scuola allo sfascio". Per delineare poi le prospettive di un cambiamento possibile. Le risorse finanziarie, l'autonomia, il tempo pieno e il tempo prolungato, tutto ciò che è stato di recente messo in discussione, vengono ripensati guardando a un più grande progetto di cui siano protagonisti, primi tra tutti, gli insegnanti e i giovani. L'orizzonte è quello di una nuova scuola. In cui si realizzino, pienamente e finalmente, le idee di libertà e di uguaglianza su cui è fondata la nostra Costituzione.
12,00

Quando l'Unità era un grande giornale

di Ibio Paolucci

editore: Melampo Editore

pagine: 216

C'è stato un lungo periodo, più di mezzo secolo, in cui l'Unità era un grande giornale. Prima come organo del maggiore partito comunista dell'Occidente. Poi, più recentemente e per pochi anni, come quotidiano di opinione coraggioso, sostenuto con qualche imbarazzo dagli eredi politici di quello stesso partito. Ibio Paolucci ne racconta la storia dagli anni Cinquanta, quelli della guerra fredda, fino alla fine del Novecento. Lo fa attraverso le sue testimonianze, i suoi racconti, i grandi protagonisti del passato, gli articoli scritti su questioni cruciali nei momenti cruciali. Ne esce l'eco ancora viva di un'epopea fatta di asprezze e di speranze, di una lotta politica nutrita di ideologie, interessi di classe e grandi orizzonti culturali. E anche l'eco di una drammatica difesa delle istituzioni, nella quale l'autore svolse, facendo il suo mestiere di giornalista, un ruolo di rilievo, senza alcuna ambiguità di fronte all'offensiva del terrorismo. È un libro importante per ricordare, per sapere. E per capire una storia che appare lontana ma che è profondamente radicata nella vicenda repubblicana.
15,00

L'onere della prova

Stragi di mafia e politica: una questione aperta

di Davide Mattiello

editore: Melampo Editore

pagine: 176

È stata la più importante relazione di maggioranza nella storia della Commissione parlamentare antimafia. Sotto una prosa asciutta e implacabile le alleanze politiche di Cosa Nostra vengono squadernate davanti al Paese senza prudenze e diplomatismi verbali. È una lettura impressionante ancora oggi. Siamo nella legislatura breve del 1992-1994. Di fronte alla Commissione presieduta da Luciano Violante sta un'Italia sconvolta dagli avvenimenti iniziati con la caduta del Muro, i moti di speranza del referendum Segni e la disperazione delle stragi di mafia, gli arresti in serie di Tangentopoli e l'avviso di garanzia a Giulio Andreotti. In quel clima nasce, e solo in quel clima poteva nascere, una relazione come quella di cui il lettore trova qui i passi più importanti, con tutte le annotazioni storiche del caso. Davide Mattiello, deputato di punta della Commissione antimafia, ha voluto riproporla e farne un documento da non dimenticare, che possa ispirare ancora oggi le scelte del Parlamento. Un promemoria "per chi voglia guidare l'Italia il più lontano possibile dal suo peggior presente".
14,00

Sulle ginocchia

Pio La Torre, una storia

di Franco La Torre

editore: Melampo Editore

pagine: 208

Nella lunga storia della lotta alla mafia e dei rapporti tra mafia e Stato c'è uno spartiacque. È la legge Rognoni-La Torre, che ha istituito il reato di associazione mafiosa e introdotto il sequestro e la confisca dei beni mafiosi. Una rivoluzione pagata con la vita dal suo ispiratore, Pio La Torre, coraggioso e carismatico deputato comunista, una vita dedicata alla giustizia sociale e alla lotta alla mafia, fin dalla prima battaglia: quella vinta da bambino per il diritto di andare a scuola. Di questo dirigente politico sempre in prima fila, dal movimento contadino che gli costò il carcere fino all'impegno nella commissione parlamentare antimafia, e poi alla grande battaglia per la pace contro i missili a Comiso, si è però scritto poco. Il suo nome viene poco ricordato perfino durante i "campi" sui beni confiscati, oggi luoghi simbolici di una volontà di riscatto civile. Questo libro vuole contribuire a ridare di lui la giusta memoria. E lo fa attraverso un testimone d'eccezione, il figlio Franco. Una memoria insieme commovente e asciutta, che racconta un leader politico con gli occhi del bambino e dell'adolescente ma anche con la consapevolezza di chi oggi è dirigente dell'associazione Libera. La completa una preziosa selezione degli scritti del dirigente comunista. Alcuni rari, ma tutti riferimento importante per chi voglia conoscere un pezzo fondamentale della storia della lotta alla mafia.
15,00

Il parlamento

Biografia non autorizzata. Misteri, segreti, bugie, trucchi e tradimenti

di Giovanni Innamorati

editore: Melampo Editore

pagine: 416

Che cosa c’entra la partita Inter-Sassuolo con la caduta del governo di Enrico Letta? L’incontro tra Matteo Renzi e l’ex Cavaliere nel gennaio 2014 segna davvero il tramonto della Seconda Repubblica? Chi sono i 101 “franchi tiratori” che nel 2013 tradiscono Romano Prodi nel voto per il Quirinale? E Silvio Berlusconi nel 2011 è davvero estromesso da un complotto di Angela Merkel? Gli accadimenti dei palazzi del potere paiono insondabili, se non li si vive dall’interno e in diretta, come fa da vent’anni l’autore di questa biografia non autorizzata del Parlamento italiano. Testimone dei retroscena, Giovanni Innamorati ci guida lungo i corridoi di Camera e Senato, ci spiega il perché delle mancate o cattive riforme degli ultimi vent’anni, ci racconta le reali dinamiche delle segrete stanze romane, le alleanze e i tradimenti, le manovre e i ribaltoni che hanno determinato i momenti più caldi della Seconda Repubblica. E raccoglie così un repertorio irripetibile, tra mille curiosità, della grandezza e della miseria del potere. Dove personaggi noti e meno noti, talvolta nobili, spesso indegni delle Istituzioni, si muovono con esiti e obiettivi inaspettati.
17,50

Appartiene al popolo

Come restituire la sovranità ai cittadini

di Giuseppe Civati, Andrea Pertici

editore: Melampo Editore

pagine: 168

Oggi, al crescere della disuguaglianza, cresce l'astensione dal voto. Sono sempre più numerosi gli elettori che non partecipano, non decidono, sono lasciati ai margini. E di questo si parla pochissimo. La politica deve rompere uno schema pericoloso per se stessa, per le istituzioni democratiche e per la stessa rappresentanza (sempre meno rappresentativa). Gli esclusi vanno recuperati nel dibattito pubblico e nella relazione politica ed elettorale. È necessario intervenire su tutte le forme di partecipazione, a cominciare dai partiti, che devono tornare a essere il mezzo per concorrere alla determinazione della politica nazionale, per proseguire con le leggi elettorali, che devono consentire agli elettori di scegliere i propri rappresentanti, fino a coinvolgere gli istituti di partecipazione diretta, da potenziare e rendere più effettivi. In questo modo i cittadini potranno tornare a esercitare davvero la sovranità, che, come afferma l'articolo 1 della Costituzione, appartiene al popolo.
15,00

C'erano bei cani ma molto seri

Storia di mio fratello Giovanni ucciso per aver scritto troppo

di Alberto Spampinato

editore: Melampo Editore

pagine: 288

"C'erano bei cani, ma molto seri. Un giorno legarono un cane in cortile, e stette lì forse per due giorni. Il cane ululava, si lamentava, era straziante. Ci dissero di non avvicinarci, aveva la rabbia. Poi lo abbatterono a fucilate..." Nel 1971 il giornalista Giovanni Spampinato rievocò quell'episodio della sua infanzia. Si trattò di un inconsapevole presagio: un anno dopo fu ucciso a colpi di pistola a Ragusa. Giovanni indagava su un delitto ma non solo: aveva scoperto che la "pista nera" di Piazza Fontana arrivava fin lì, nella città "babba" per antonomasia, senza mafia né criminalità. Sul quotidiano L'Ora aveva scritto: una traccia porta al Palazzo di Giustizia. Tutti sapevano, ma l'unico a rivelarlo era stato lui. Il fratello Alberto, anch'egli giornalista, a distanza di quarant'anni continua a cercare la verità sull'omicidio e sui mandanti e oggi dà voce ai tanti cronisti zittiti allo stesso modo. E nel raccontare la sua famiglia e una terra tormentata, la Sicilia, ricostruisce anche la recente storia sociale e culturale del nostro Paese, trasformando così un dramma privato in una metafora sull'informazione e sul significato della memoria. Una vicenda che appartiene a noi tutti.
15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.