«L’Europa è ancora tutta da inventare ma è già un meraviglioso Paese unitario, fatto di bellezze naturali, idee, architetture, musiche: un corpo in cui i cromosomi e i geni di ciascun popolo concorrono con le loro qualità più alte a definirne i caratteri… Io credo che se l’intelligenza, il senso della storia, la capacità intellettuale reggeranno le strutture dell’Unione Europea, sarà gettato un seme fecondo per la nascita di una nuova Patria».
Negli ultimi anni di vita Giorgio Strehler scrive queste parole che sentiamo bruciare sulla nostra pelle. Non è andata così, l’Europa arranca e i conflitti dilagano. Le pagine che pubblichiamo mettono in scena molte delle sue riflessioni civili – e in qualche misura anche politiche – che abbracciano oltre cinquant’anni di storia del nostro Paese (1942-1997).
Le proponiamo a venticinque anni dalla scomparsa del regista, rivisitando amaramente i grandi temi del suo impegno che sono stati la strada maestra per riaffermare i valori di un antico e nuovo Umanesimo europeo. Così vi leggiamo lo sconcerto per le illusioni infrante della Resistenza, l’insofferenza per la perdita del senso delle istituzioni, l’avvilimento di fronte al propagarsi dell’indifferenza sociale, la rabbia per i continui tentativi del sistema di relegare la cultura al suo servizio. Sino all’ultimo, Strehler non smette di ribadire nel dibattito politico e civile il ruolo centrale della cultura.
Quarta di copertina
Biografia degli autori
Giorgio Strehler
È nato a Barcola, vicino a Trieste, nel 1921. Regista di fama internazionale, ha fondato nel 1947 il Piccolo Teatro di Milano insieme a Paolo Grassi e Nina Vinchi. Il suo percorso professionale è un lungo elenco di onorificenze, fra cui l’amatissima Legion d’onore e numerose lauree ad honorem. È stato parlamentare europeo e senatore della Repubblica. È morto a Lugano la notte di Natale del 1997.
Stella Casiraghi
Saggista, consulente editoriale e specialista nelle discipline della comunicazione, dell’arte e dello spettacolo. Si occupa di organizzazione e promozione culturale. Ha pubblicato numerose biografie di artisti e saggi di storia. Il suo ultimo libro è Strehler interpreta le donne. Voci e volti femminili del suo teatro (Skira editore, 2022). Per oltre vent’anni ha lavorato al Piccolo Teatro di Milano nei settori delle relazioni culturali, della redazione e della formazione.