Con una prosa che incanta e coinvolge, Alessandra Ballerini, avvocata dei diritti umani, racconta le storie dei migranti. Degli uomini, delle donne e dei bambini visti da vicino operando per anni in difesa degli ultimi. Nella sua memoria commossa e implacabile si avvicendano le peripezie di madri combattive che cercano di avere la custodia dei propri figli, di bambini abbandonati a se stessi, di prostitute ribelli e di uomini naufraghi in un paese spesso inospitale. Sono racconti di persone normali ed eroiche insieme, schiacciate da destini, ingiustizie, meschinità insopportabili. Sono vicende alle quali si intrecciano quelle di donne e uomini giusti che tendono una mano, condividendo e alleggerendo, in parte, il peso di esistenze drammatiche. Con l’augurio che la vita per tutti si faccia più lieve.
Quarta di copertina
“Alessandra scrive i capitoli dei suoi incontri con il più impellente dei bisogni umani, quello di giustizia.
Accompagna per mano il lettore, dove lui non può entrare senza mandato, senza tesserino.
Lei passa oltre i fili spinati e scrivendo li rompe, perché le reclusioni, tutte quante,
sono sigillate dal silenzio e scardinate dalla parola.
Le succede di scippare qualche volta dalla stiva dei forzati qualche vita sgomenta,
in tempo qualche volta prima che si arrenda e si butti via da se stessa.
Alessandra inventa l’eccezione”.
Erri De Luca
Biografia dell'autore
Avvocata specializzata in diritti umani e immigrazione. Difende le famiglie di Giulio Regeni, Mario Paciolla, Andy Rocchelli, Nadia De Munari, Michele Colosio, Salvatore Failla, cittadini italiani uccisi all’estero. Ha assistito le parti civili in alcuni processi sui naufragi nel Mediterraneo. Fa parte di “Avvocato di strada” per la tutela dei senza dimora ed è osservatrice dell’associazione “Antigone”. Ha visitato carceri e centri di accoglienza e detenzione in Italia, Mozambico e Slovenia. Collabora con la campagna LasciateCIEntrare per il monitoraggio e la chiusura dei luoghi di reclusione amministrativa per migranti. È socia fondatrice dell’associazione “Adif, diritti e frontiere”. Ha presentato diversi ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo anche contro le espulsioni di massa di profughi. Collabora con la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo a Genova e con l’ufficio immigrati della Cgil: si occupa di donne vittime di violenza, affidi di minori, tutela di emarginati. È consulente di “Terre des Hommes”. Insieme ai colleghi del “Genoa Legal Forum” ha seguito le cause di risarcimento nell’interesse di alcuni manifestanti pacifisti feriti durante il G8 di Genova del 2001, nonché i ricorsi contro le espulsioni dei manifestanti stranieri. È giornalista pubblicista e autrice - insieme a Paola Deffendi e Claudio Regeni - del libro Giulio fa cose (Feltrinelli, 2020).