Un ritratto inedito di Federico Fellini. Stefania Parmeggiani traccia un itinerario alla scoperta di Rimini, la città del regista entrata nella storia del cinema con Amarcord. Dal molo di levante con le note di Nino Rota in sottofondo, al cimitero monumentale dove un giorno di novembre i riminesi accompagnarono Fellini per l’ultima volta. In mezzo le viuzze del vecchio borgo di pescatori e quelle del centro storico, il tempietto dove le «baffone» andavano a benedire gli animali, il maestoso Grand Hotel, il cinema Fulgor e l’antico Castel Sismondo, oggi votato al culto felliniano.
Partendo dagli scritti di Federico Fellini e dalle testimonianze di chi lo ha conosciuto, ogni luogo racconta una storia: il bambino stregato dal circo e il ragazzo che a diciannove anni prende un treno per Roma diretto al suo destino, la Gradisca, il matto del borgo, la poesia di Tonino Guerra, l’amore di Paolo e Francesca, le bombe della guerra, il sogno del turismo. Una passeggiata tra i ricordi, i sogni e le bugie di Fellini, sospesi tra la città reale e quella immaginaria.
Quarta di copertina
“Nel punto esatto dove la terra finisce e le onde s’infrangono contro gli scogli, là dove i vitelloni sognano avventure e fughe d’amore, inizia la Rimini di Fellini, la città immaginaria, provinciale e bigotta ma anche vitale e godereccia, la dimensione di una memoria dichiaratamente inventata, adulterata, manomessa. Sospendete l’incredulità e vedrete anche lui. Una figura immobile, di spalle, lo sguardo rivolto al mare, cappello, impermeabile e sciarpa rossa”
Biografia dell'autore
STEFANIA PARMEGGIANI
Nata a Rimini nel 1977, è giornalista di «Repubblica» e del «Venerdì». In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, ha raccontato i luoghi dell’infanzia e i personaggi resi immortali dal regista sullo speciale di Robinson a lui dedicato. Con il suo precedente libro, La notte di Silvia (Castelvecchi, 2015), è stata finalista al Premio Rapallo.