Ecco il Viaggiatore Sovrappeso, che con penna di avvincente reporter percorre a grandi passi l’altopiano iraniano. Una figura mitica, direte voi. E invece trattasi di un ex manager in pensione che da Milano decide di perdere i chili di troppo nel miglior modo possibile: viaggiando.
Sulle orme di Marco Polo e dei Re Magi il Viaggiatore Sovrappeso incontra commercianti di tappeti, studenti, poliziotti, religiosi col turbante e donne che coraggiosamente non portano il velo, sfidando il regime al grido di "donna, vita, libertà".
Dalla meravigliosa Isfahan alla santa Mashhad, Bernardo Notarangelo restituisce un ritratto vibrante dell’Iran, ricco di riferimenti storici e riflessioni contemporanee: un diario di viaggio per comprendere un Paese dal passato glorioso e dal presente problematico.
Quarta di copertina
"All’improvviso due ragazze intonano Bella Ciao e la cantiamo tutti senza fare troppo rumore,
perché in Iran questa è la canzone della rivoluzione mancata, non la si può cantare ma la si canta,
così come se si è donne non si può andare senza il velo ma lo si toglie.
Questo è l’Iran"