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I percorsi dell'anima

Dove

Piazza Falcone e Borsellino Guidizzolo MN

Quando

martedì 9 aprile 2019
dalle 10.00 alle 12.00
I percorsi dell'anima
Jole Garuti Incontra i ragazzi del Liceo artistico A. Dal Prato e parla del suo libro.
L'evento è parte di una serie di incontri letterari a cura dell’associazione culturale “L’INFINITO”
In nome del figlio
In nome del figlio
Saveria Antiochia, una madre contro la mafia
Jole Garuti
Il 6 agosto 1985 la mafia uccise a Palermo Roberto Antiochia, giovane poliziotto. Sua madre Saveria, nel nome del figlio, è rinata per dedicare ogni energia all'impegno antimafia e per far conoscere e diffondere i valori e gli ideali del suo ragazzo. Consegnò a «la Repubblica» una lettera implacabile indirizzata al ministro degli Interni: "Li avete abbandonati", provocando forti polemiche. Fu tra i fondatori del Circolo Società Civile di Milano, del Coordinamento antimafia di Palermo e di Libera. Nel 1990 venne eletta al Consiglio comunale di Palermo, ma la politica non era il suo mondo. Dal 1993 frequentò Sariano, un paesino del Polesine diventato quasi un'università popolare dell'antimafia per la caratura e la passione dei partecipanti ai dibattiti: magistrati, giornalisti, politici, semplici cittadini provenienti da tutta Italia. Con fatica fu presente a ogni udienza dei processi per l'uccisione di Roberto e Ninni Cassare e la sua testimonianza fu determinante. Non tollerava alcun cedimento dello Stato alla mafia, tanto meno l'ipotesi di una trattativa, ed era subito pronta a prendere la penna o il telefono per far sentire la sua voce fremente e la sua indignazione. Nelle scuole di tutto il Paese raccontò, senza lacrime, gli ideali di Roberto, la sua volontà di difendere i diritti dei più deboli, di lottare per una Italia libera e democratica, contrastando l'arroganza e la violenza mafiosa; e il silenzio con cui veniva ascoltata aveva qualcosa di magico.
In nome del figlio
Jole Garuti
Il 6 agosto 1985 la mafia uccise a Palermo Roberto Antiochia, giovane poliziotto


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