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Quei “genovesi” venuti dal Sud rimasti ‘Spaesati’

Recensione di: Gli spaesati
18.12.2020
Ricorda un po’ “I detective selvaggi” di Roberto Bolano, ma l’intento è sociologico e antropologico. E’ una sorta di romanzo popolare con il quale Enzo D’Antona, giornalista di lungo corso, già capo della redazione di Palermo e poi dell’ufficio centrale di Repubblica, ed ex direttore del Piccolo di Trieste, cerca di dire parole definitive su un fenomeno che al contrario sembra non finire mai e che ha travolto e sconvolto le vite di milioni di giovani del Sud  Italia costretti a partire verso il Nord in cerca di un lavoro, spesso uno qualsiasi, che è sempre meglio di niente. Il titolo del libro dà subito un’idea di quello che ci si deve aspettare: “Gli spaesati, cronache del nord terrone” (Zolfo Editore, euro 17,00). I protagonisti sono i ragazzi cresciuti in una palazzina popolare della città ideale di Iudeca – che potrebbe anche essere Riesi, paese d’origine dell’autore, in provincia di Caltanissetta, ma anche un  qualsiasi posto  della Sicilia – costretti a una sorta di autodeportazione, a non meno di duemila km di distanza. [...]

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Gli spaesati

cronache del nord terrone

di Enzo D'Antona

editore: Zolfo Editore

pagine: 200

“Noi saremo sempre spaesati. Noi non siamo partiti per vedere il mondo, siamo partiti perché avevamo bisogno di un lavoro. In questi anni non siamo stati a casa nostra e non lo saremo mai perché questa casa non c’è più”
17,00

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