E alla sera Falcone diceva: "Togliamo il disturbo allo Stato"
Ai tre nipoti, nonno Leonardo Guarnotta non voleva raccontare favole, ma la sua vita. «Ho cominciato a scrivere solo per Gianluca, Irene e Leonardo, mai immaginavo che un giornalista siciliano e un editore milanese insistessero perché quelle mie pillole di memoria diventassero un libro», dice, come se quella vita non fosse poi così speciale.
Come fossero solo "cose che capitano" vivere 34 anni e 4 mesi con la scorta e nei momenti più duri con un militare armato sul tetto, uno sul pianerottolo e uno nella garitta sotto casa. Come se non corresse un brivido di paura nel sentirsi dire dal boss Michele Greco, con agghiacciante gentilezza: «Signor giudice, se mi libera non sbaglia».
Sapendo rispondere: «In questo caso preferisco sbagliarmi».
Scarica l'allegato per leggere l'intera intervista di Livio Colombo a Leonardo Guarnotta, per Oggi del 16/07/2020
Come fossero solo "cose che capitano" vivere 34 anni e 4 mesi con la scorta e nei momenti più duri con un militare armato sul tetto, uno sul pianerottolo e uno nella garitta sotto casa. Come se non corresse un brivido di paura nel sentirsi dire dal boss Michele Greco, con agghiacciante gentilezza: «Signor giudice, se mi libera non sbaglia».
Sapendo rispondere: «In questo caso preferisco sbagliarmi».
Scarica l'allegato per leggere l'intera intervista di Livio Colombo a Leonardo Guarnotta, per Oggi del 16/07/2020
C'era una volta il pool antimafia
i miei anni nel bunker
di Leonardo Guarnotta editore: Zolfo Editore
pagine: 240
“Eravamo in guerra, una guerra mai ufficialmente dichiarata dallo Stato italiano ma combattuta ogni giorno a Palermo. Sino alla fine”
editore: Zolfo Editore
pagine: 240
“Eravamo in guerra, una guerra mai ufficialmente dichiarata dallo Stato italiano ma combattuta ogni giorno a Palermo. Sino alla fine”
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