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Se il commissario Montalbano arrestasse suo papà Camilleri.

Recensione di: Il Padrino dell'Antimafia
10.04.2019
Nel libro di Attilio Bolzoni Il Padrino dell’Antimafia si racconta la storia di Calogero Antonio Montante, classe 1963, uno degli uomini più influenti d’Italia, simbolo della lotta a Cosa nostra ma a cui poi si è scoperto essere contiguo. Nella sua rete di relazioni c’era pure Camilleri.Se lo sapesse Montalbano...

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Il Padrino dell'Antimafia

una cronaca italiana sul potere infetto

di Attilio Bolzoni

editore: Zolfo Editore

pagine: 312

Un siciliano che è “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra diventa misteriosamente il faro dell’Antimafia italiana. Il delitto perfetto.Con la complicità di ministri dell’Interno e alti magistrati, di spie e generali, Calogero Antonio Montante in arte Antonello è il personaggio che più di ogni altro segna l’oscura stagione delle “mafie incensurate” che dettano legge dopo le stragi del 1992. Simbolo della legalità per Confindustria e a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili la sua storia fa scorgere un pezzo d’Italia con il sangue marcio. Chi è davvero Montante? Solo il prestanome di un sistema imprenditoriale criminale? Il pezzo “difettoso” di una perfetta macchina di potere? È pupo o puparo? Ma c’è un intrigo nell’intrigo: le telefonate del Presidente. Qualcuno sospetta che nelle mani di Montante siano finite le registrazioni delle conversazioni fra l’ex Capo dello Stato Napolitano e l’ex ministro Mancino, quei quattro colloqui agli atti del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia che la Corte Costituzionale aveva ordinato di distruggere.   da REPUBBLICA.IT
18,00

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