Montante, nuova inchiesta ora è indagato per riciclaggio
Sono ancora tanti i segreti di Antonello Montante: la procura di Caltanissetta ha aperto una nuova inchiesta sul paladino dell’antimafia di Confindustria che a maggio è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere. Adesso, è indagato per riciclaggio. I magistrati e gli investigatori della squadra mobile cercano i fondi neri che l’imprenditore di Serradifalco avrebbe creato, forse per pagare mazzette o per operazioni tutte da chiarire. [...]
Scarica l'allegato per leggere l'intero articolo
Scarica l'allegato per leggere l'intero articolo
Il Padrino dell'Antimafia
una cronaca italiana sul potere infetto
di Attilio Bolzoni editore: Zolfo Editore
pagine: 312
Un siciliano che è “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra diventa misteriosamente il faro dell’Antimafia italiana. Il delitto perfetto.Con la complicità di ministri dell’Interno e alti magistrati, di spie e generali, Calogero Antonio Montante in arte Antonello è il personaggio che più di ogni altro segna l’oscura stagione delle “mafie incensurate” che dettano legge dopo le stragi del 1992.
Simbolo della legalità per Confindustria e a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili la sua storia fa scorgere un pezzo d’Italia con il sangue marcio.
Chi è davvero Montante? Solo il prestanome di un sistema imprenditoriale criminale? Il pezzo “difettoso” di una perfetta macchina di potere? È pupo o puparo?
Ma c’è un intrigo nell’intrigo: le telefonate del Presidente. Qualcuno sospetta che nelle mani di Montante siano finite le registrazioni delle conversazioni fra l’ex Capo dello Stato Napolitano e l’ex ministro Mancino, quei quattro colloqui agli atti del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia che la Corte Costituzionale aveva ordinato di distruggere.
da REPUBBLICA.IT
editore: Zolfo Editore
pagine: 312
Un siciliano che è “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra diventa misteriosamente il faro dell’Antimafia italiana. Il delitto perfetto.Con la complicità di ministri dell’Interno e alti magistrati, di spie e generali, Calogero Antonio Montante in arte Antonello è il personaggio che più di ogni altro segna l’oscura stagione delle “mafie incensurate” che dettano legge dopo le stragi del 1992.
Simbolo della legalità per Confindustria e a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili la sua storia fa scorgere un pezzo d’Italia con il sangue marcio.
Chi è davvero Montante? Solo il prestanome di un sistema imprenditoriale criminale? Il pezzo “difettoso” di una perfetta macchina di potere? È pupo o puparo?
Ma c’è un intrigo nell’intrigo: le telefonate del Presidente. Qualcuno sospetta che nelle mani di Montante siano finite le registrazioni delle conversazioni fra l’ex Capo dello Stato Napolitano e l’ex ministro Mancino, quei quattro colloqui agli atti del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia che la Corte Costituzionale aveva ordinato di distruggere.
da REPUBBLICA.IT
Inserisci un commento