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Sicilia senza santini

Recensione di: La notte della civetta
23.04.2020
Un siciliano come me non può leggere La notte della civetta di Piero Melati (Zolfo Editore) senza sentirsi sempre profondamente turbato, a tratti sconvolto, e proprio per questo grato all’autore, parimenti siciliano; il quale – nel mettere davanti al lettore uno specchio impietoso – gl’impone di non rintanarsi nei sofismi, di cui i siciliani sono da sempre esperti, e di prendere atto che non c’è avvenimento ricordato o riflessione contenuta nel libro che non lo chiami in causa. D’altra parte, se è vero che la Sicilia è l’inconscio dell’Italia (come l’autore afferma già a pagina 16, ed è un aforisma molto convincente), lo stesso discorso varrà per il lettore non siciliano: a ennesima conferma di quanto avesse ragione Leonardo Sciascia quando creò la metafora della linea della palma e del caffè ristretto che risale la penisola, che l’ha del tutto risalita.

CLICCA QUI per leggere l'intero articolo di Giuseppe Traina per SuccedeOggi.it

La notte della civetta

storie eretiche di mafia, di Sicilia, d'Italia

di Piero Melati

editore: Zolfo Editore

pagine: 288

Troppi fatti sono scomparsi. E con la vera storia della mafia è scomparsa anche la storia vera della Sicilia. È arrivato il momento di guardare la fotografia con sguardo obliquo.
18,00

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