Sicilia senza santini
Un siciliano come me non può leggere La notte della civetta di Piero Melati (Zolfo Editore) senza sentirsi sempre profondamente turbato, a tratti sconvolto, e proprio per questo grato all’autore, parimenti siciliano; il quale – nel mettere davanti al lettore uno specchio impietoso – gl’impone di non rintanarsi nei sofismi, di cui i siciliani sono da sempre esperti, e di prendere atto che non c’è avvenimento ricordato o riflessione contenuta nel libro che non lo chiami in causa. D’altra parte, se è vero che la Sicilia è l’inconscio dell’Italia (come l’autore afferma già a pagina 16, ed è un aforisma molto convincente), lo stesso discorso varrà per il lettore non siciliano: a ennesima conferma di quanto avesse ragione Leonardo Sciascia quando creò la metafora della linea della palma e del caffè ristretto che risale la penisola, che l’ha del tutto risalita.
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La notte della civetta
storie eretiche di mafia, di Sicilia, d'Italia
di Piero Melati editore: Zolfo Editore
pagine: 288
Troppi fatti sono scomparsi. E con la vera storia della mafia è scomparsa anche la storia vera della Sicilia.
È arrivato il momento di guardare la fotografia con sguardo obliquo.
editore: Zolfo Editore
pagine: 288
Troppi fatti sono scomparsi. E con la vera storia della mafia è scomparsa anche la storia vera della Sicilia.
È arrivato il momento di guardare la fotografia con sguardo obliquo.
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